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Tra le caratteristiche principali da valutare per la scelta di un conto corrente vi sono i costi delle operazioni ad esso associate, come i bonifici bancari. Il costo di un bonifico per professionisti e aziende mediamente oscilla tra meno di 1€ e circa 10€ in base a diversi fattori, tra cui i più importanti sono:
La banca con la quale si effettua l’operazione
Le condizioni specifiche del conto corrente
La modalità con cui si effettua il bonifico, tramite home banking o in filiale
I tempi di trasferimento del denaro, ovvero se il bonifico è ordinario o istantaneo
La destinazione geografica, ovvero se il bonifico è in area SEPA o extra SEPA
Vediamo nel dettaglio queste distinzioni e come esse possono essere sfruttate a fini di risparmio.
Indice
Quanto costano i bonifici con diversi conti correnti
Come anticipato, il costo di un bonifico può variare sensibilmente non solo da una banca all’altra, ma anche in base alle specifiche offerte di conto corrente disponibili presso il medesimo istituto. A titolo d’esempio, ecco una tabella che riassume i costi medi attuali dei bonifici con alcune delle maggiori banche italiane.
Banca
Costo bonifico ordinario SEPA per conti business
Credem
Da 0,50€ a 4,94€
Mediolanum
Da 0€ a 10€
Intesa Sanpaolo
Da 0,50€ a 5,90€
Mediobanca Premier
Da 0€ a 5€
Unicredit
Da 0€ a 6,50€
BPER Banca
Da 0€ a 6€
Monte dei Paschi di Siena
Da 0,65€ a 6€
Commissioni di pagamento verificate sui fogli informativi delle offerte di conto corrente business disponibili presso le banche selezionate
Risparmiare sui bonifici
La prima scelta da fare in ottica di risparmio riguarda la banca presso cui aprire il conto corrente. Per confrontare con semplicità i conti correnti aziendali online o delle banche tradizionali esistono soluzioni come il comparatore di Qonto, che facilita il processo di selezione e aiuta a trovare il miglior conto business in base alle proprie esigenze, risparmiando sulle commissioni.
💡 Tendenzialmente, la scelta di un conto corrente online garantisce un maggiore risparmio rispetto agli istituti di credito tradizionali.
Presso alcune banche, inoltre, un conto può essere disponibile in più versioni (come le formule small, medium e large) che si distinguono, fra le altre cose, per il numero delle operazioni bancarie incluse e per il loro costo. Attenzione, quindi, a scegliere la formula più adatta alle esigenze della propria professione.
Altri due suggerimenti semplici ma importanti riguardano le modalità con cui effettuare il bonifico:
Fare il versamento online, tramite home banking, piuttosto che in filiale, garantisce generalmente commissioni minori o in certi casi azzerate
Se non c’è l’urgenza di rendere disponibile il denaro trasferito, meglio preferire un bonifico ordinario a uno istantaneo, per non incorrere in costi maggiori
Costi associati al bonifico
Vediamo più nel dettaglio quali fattori contribuiscono a determinare i costi che le banche applicano sui bonifici.
Commissioni fisse e variabili
In condizioni standard, con alcuni conti correnti il bonifico è gratuito e non vengono applicate commissioni, mentre altre banche applicano una piccolo costo fisso unitario. In certi casi, tuttavia, le commissioni possono essere variabili in base a determinate condizioni, tra cui:
L’importo del bonifico
L’urgenza del versamento
Il canale di pagamento (online o in filiale)
La valuta utilizzata
La zona geografica del destinatario
🔎 Tutte le banche sono tenute a esporre chiaramente queste informazioni nei loro fogli informativi. Non dimenticatevi di consultarli con attenzione prima di aprire il conto.
Bonifici ordinari vs istantanei
La differenza tra bonifico ordinario e bonifico istantaneo sta nel tempo di trasferimento dei fondi: con il bonifico ordinario, il beneficiario avrà il denaro a disposizione mediamente dopo 2 giorni lavorativi, mentre con quello istantaneo l’operazione è immediata.
I costi di un bonifico istantaneo sono molto variabili. Alcune banche li offrono gratuitamente a certe condizioni, altre applicano una commissione fissa che può andare da 1€ a 2-3€, altre ancora applicano una commissione variabile che dipende dalle caratteristiche del bonifico (su tutte l’importo) e che può anche superare i 10€.
In ogni caso, il bonifico istantaneo comporta generalmente una maggiorazione delle commissioni previste dalla banca rispetto al bonifico ordinario, per cui, se non vi è urgenza di trasferire il denaro, è preferibile scegliere la soluzione tradizionale.
SEPA sta per Single Euro Payments Area, cioè l’area unica dei pagamenti in Euro a cui aderiscono tutti i paesi dell’Unione Europea, inclusi quelli che non hanno adottato l’Euro, e alcuni paesi extra UE.
Fare un bonifico SEPA significa trasferire denaro all’interno di questo ambito geografico e godere delle relative agevolazioni. Nella maggior parte dei casi i bonifici esteri (o extra SEPA), eseguiti in altra valuta o comunque verso paesi non aderenti all’area SEPA, hanno costi sensibilmente maggiori: oltre a una commissione fissa che può aggirarsi intorno ai 10€, spesso viene applicata anche una commissione variabile calcolata come una percentuale sull’importo del bonifico. Per pagamenti ingenti, quindi, le commissioni totali rischiano di diventare elevate.
💡 Se la propria professione richiede frequenti rapporti commerciali al di fuori dell’UE, bisogna scegliere un conto che offra condizioni agevolate sulle commissioni dei bonifici extra SEPA.
Scommettiamo che sono tante le cose che vorresti fare con i tuoi soldi: risparmiare, fare acquisti importanti, investire – e chi più ne ha, più ne metta. Spesso e volentieri, però, il patrimonio non è sufficiente per fare tutto questo (😅): da dove partire, quindi? A quali spese è meglio dare la priorità?
Sebbene la risposta sia soggettiva, qui ti proponiamo un percorso ideale composto da 8 tappe, con i relativi strumenti finanziari consigliati:
PRIORITÀ
STRUMENTI
1. Spese essenziali Fai fronte alle spese quotidiane
▪️ Bilancio personale o familiare
2. Fondo di emergenza Metti da parte per gli imprevisti
▪️ Conto corrente con interessi ▪️ Conto deposito senza vincolo temporale
3. Pensione integrativa Accumula per la pensione
▪️ Fondo pensione
4. Progetti a breve-medio termine Risparmia per i tuoi obiettivi futuri
▪️ App salvadanaio ▪️ Investimenti a breve termine e a capitale garantito
5. Assicurazione dei beni Proteggi il patrimonio che stai costruendo
▪️ Assicurazione casa ▪️ Assicurazione vita ▪️ Assicurazione sanitaria e/o animali
6. Investimento a lungo termine Fai crescere il tuo patrimonio per il futuro
▪️ ETF ▪️ Fondi comuni di investimento ▪️ Gestioni patrimoniali
7. Saldo di eventuali debiti Riduci o elimina gli interessi pagati alle banche
▪️ Estinzione mutuo / prestito ▪️ Rinegoziazione o surroga mutuo
8. Pianificazione della successione Organizza il tuo patrimonio per gli eredi
▪️ Donazione ▪️ Assicurazione vita ▪️ Fondo pensione ▪️ Trust e patto di famiglia
⚠️ Attenzione: questo è un percorso di massima ma, ovviamente, tutti nella vita hanno obiettivi e priorità diverse. Puoi quindi modificarlo per adattarlo alle tue esigenze, così come portare avanti diversi punti in contemporanea.
Ora andiamo a scoprire questi step uno per uno.
1. Spese essenziali
Innanzitutto dovresti assicurarti di riuscire a far fronte alle tue spese essenziali, come quelle per casa, cibo, mezzi di trasporto e altri beni e servizi indispensabili. Sapresti dire a quanto ammonta questa cifra ogni mese?
Se la risposta è negativa, potrebbe esserti utile iniziare a tenere un bilancio personale o familiare. Si tratta di una tabella dove inserire le entrate in rapporto alle uscite così da visualizzare dove e come spendi i tuoi soldi.
💡 Cerchi un modello di bilancio già pronto all’uso? Puoi visualizzare il nostrofoglio di bilancio gratuito su Google Sheetsoppure scaricare il documento sul tuo dispositivo.
Prendere coscienza delle tue spese ti permetterà anche di fare un ragionamento critico su domande come:
Sto spendendo troppo rispetto al mio reddito?
Ci sono spese che potrei eliminare per risparmiare di più?
Sto suddividendo il mio budget mensile in maniera equa?
Quest’ultima domanda può sembrare banale, ma non è affatto scontato capire come ripartire le proprie entrate tra tutte le spese quotidiane. Un’utile linea guida può arrivare dalla regola del 50-30-20, che permette di stimare un budget mensile diviso tra spese (necessarie e non) e una somma destinata al risparmio. Trovi il dettaglio in quest’immagine 👇
Abbiamo creato un semplice strumento per calcolare la suddivisione di spesa consigliata nel tuo caso:
Il bilancio personale e la regola 50-30-20 dovrebbero aiutarti a fare ordine tra le tue entrate e uscite, prendendo consapevolezza di come allocare le tue risorse al meglio. Ma cosa fare con quel 20% di risparmio che metti da parte ogni mese? Lo scopriamo subito.
2. Fondo di emergenza
La prima cosa da fare con i tuoi risparmi è costituire un fondo di emergenza così da avere a disposizione una somma sempre accessibile in caso di imprevisti. Qualche esempio?
Perdita del lavoro o della tua fonte di reddito;
Necessità di sostituire un elettrodomestico, riparare l’auto o un guasto in casa;
Spese mediche per te, un familiare o un animale domestico.
Generalmente si consiglia di avere da parte abbastanza denaro per coprire le spese di 3-6 mesi, così da avere il tempo per organizzarsi e far fronte alla situazione senza eccessivo stress.
Puoi accantonare questa somma in un conto corrente separato, così da non avere la tentazione di usarlo per spese non davvero necessarie. Se però ti piace l’idea di far crescere questo gruzzoletto nel tempo puoi anche optare per un conto corrente che ti permetta di maturare degli interessi, o per un conto deposito senza vincoli temporali.
Il conto deposito è un prodotto bancario simile al classico conto corrente, con la differenza che serve unicamente a depositarvi del denaro – senza compiere alcuna operazione bancaria – al fine di maturare degli interessi.
Non sai da dove iniziare? Dai un’occhiata a queste offerte 👇 e leggi la nostra guida sui conti deposito per scoprire tutto ciò che serve.
* L’offerta è valida per un anno, trascorso il quale il tasso passa all’1%. Il prelievo del capitale è possibile in qualsiasi momento tramite bonifico o giroconto su c/c.
⚠️ Nello scegliere la soluzione che fa per te, presta molta attenzione all’assenza di vincoli temporali, penali per il prelievo anticipato o tempi di attesa per la restituzione del denaro: il primo obiettivo del fondo di emergenza, dopotutto, è sempre la disponibilità di denaro per ogni evenienza.
3. Pensione integrativa
A questo punto hai le spalle coperte sia per le spese di tutti i giorni sia per quelle impreviste: è quindi ora di volgere lo sguardo al futuro. Molti sottovalutano questo aspetto, ma una pensione caratterizzata dal benessere finanziario va costruita fin dai primi anni dell’attività lavorativa. Come fare?
La via più scelta a questo scopo è la pensione integrativa o complementare, che permette, in modo facoltativo, di integrare la previdenza di base o obbligatoria (quella fornita dall’INPS o da altro ente similare).
Nella pratica, la pensione integrativa viene spesso costruita negli anni tramite l’adesione a un fondo pensione, ovvero un prodotto di risparmio e investimento che consente di accumulare soldi durante la vita lavorativa di ciascuno, per poi usufruirne – con gli interessi – con l’arrivo dell’età pensionabile. Ecco spiegato come funziona 👇
Vuoi sapere la vera chicca? Una volta effettuata l’iscrizione a un fondo pensione, puoi alimentarlo anche solo con il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) anziché tenerlo in azienda. Se scegli questa opzione, quindi, non avrai alcuna trattenuta dallo stipendio, né dovrai intaccare il famoso 20% dei tuoi risparmi per alimentare il fondo.
Proprio per questo motivo, potresti addirittura valutare di pensare alla pensione integrativa prima che al fondo di emergenza, portandola al secondo posto nell’ordine delle priorità o gestendo entrambi gli aspetti contestualmente.
💡 Vuoi capire meglio come funziona la pensione complementare e trovare la soluzione che fa al caso tuo? Dai un’occhiata alla nostra guida sul fondo pensione, e poi passa all’azione con l’aiuto del nostro partner Elsa.
4. Progetti a breve-medio termine
Se fin qui hai usato i tuoi soldi per far fronte alle necessità presenti e future, non temere: è giunto finalmente il momento di pensare ai tuoi desideri e obiettivi di vita a breve e medio termine. Per fare qualche esempio:
Acquisto di un’auto o una casa;
Risparmio per l’avvio di una famiglia;
Viaggi particolarmente costosi;
Investimento in corsi di formazione o di laurea per espandere le proprie competenze.
Qualsiasi sia il tuo obiettivo, puoi risparmiare il più possibile con l’aiuto delle app salvadanaio.
Il salvadanaio digitale si collega al tuo conto bancario e ti aiuta ad accantonare i soldi per raggiungere i tuoi obiettivi, ad esempio tramite un versamento mensile automatico o mettendo da parte l’arrotondamento di ogni tuo pagamento.
Talvolta sono le banche stesse a mettere a disposizione sulle proprie app queste funzionalità, mentre in altri casi puoi affidarti ad app esterne. Qui ne abbiamo selezionate 5 ⬇️
Man mano che metti via i fondi per i tuoi progetti, inoltre, potresti anche decidere di farli crescere attraverso alcuni investimenti a breve termine e a capitale garantito.
Gli investimenti a capitale garantito comportano un rischio limitato, dal momento che il capitale versato viene restituito alla scadenza fissata dal contratto (insieme agli eventuali interessi maturati).
Fanno parte di questa categoria, ad esempio, le obbligazioni con vincolo temporale di qualche anno – come i titoli di Stato – e i già citati conti deposito. Vediamoli più nel dettaglio:
Titoli di Stato: acquistandoli, presti il tuo denaro allo Stato, che dopo un dato periodo di tempo ti restituirà la cifra con un piccolo interesse. In base alla durata dell’investimento potresti optare per i Buoni Ordinari del Tesoro (BOT), con scadenza entro 12 mesi, oppure per i Buoni del Tesoro poliennali (BTP), con scadenza oltre i 12 mesi. Per acquistare BOT o BTP puoi rivolgerti a un intermediario finanziario o alla tua banca.
Conti deposito: come abbiamo già detto, si tratta di conti dove depositare i soldi per maturare degli interessi. Puoi scegliere vincoli temporali diversi, dai 6 mesi fino anche a diversi anni, tenendo a mente che generalmente un vincolo più lungo comporta un tasso di interesse più alto.
Se vuoi attivare un conto deposito presso una banca, sappi che puoi farlo semplicemente e in autonomia. Per aiutarti, abbiamo identificato 3 soluzioni interessanti con vincolo temporale di 2 anni 👇
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Conto deposito Illimity Premium – non svincolabile
Capitale € 10.000, 24 mesi
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Tasso di int. lordo: 4,15%
⚠️ Non svincolabile 💸 Imposta di bollo: 0,20% annuo ✔️ Apertura e chiusura: 0€ ✔️ Canone c/c: 7€ ✔️ Liquidazione interessi: fine vincolo o annuale ✔️ Capitale min: 1.000€ ✔️ Capitale max: 20mln €
Speriamo che, a questo punto, tu abbia raggiunto alcuni dei tuoi obiettivi a breve e medio termine 💪 Il prossimo step è iniziare a tutelare al meglio tutto ciò che hai faticosamente costruito.
Man mano che i tuoi beni materiali aumentano e la tua famiglia si espande, cresce anche la necessità di proteggerli da imprevisti ed eventi sfortunati che potrebbero pesare sul tuo portafoglio e compromettere il tuo benessere finanziario. Come? Grazie alle assicurazioni.
Ecco alcuni esempi di polizze che ti consigliamo di valutare per metterti al riparo da situazioni spiacevoli:
🏡 Assicurazione casa
La polizza casa può includere numerose tutele: dagli incendi ai furti passando per i più semplici guasti, senza dimenticare la tutela legale e la copertura per i danni a terzi causati dai membri della famiglia.
🩼 Assicurazione vita
In caso di infortuni, malattie gravi, invalidità e morte, garantisce un capitale ai tuoi famigliari. È consigliata soprattutto se sei l’unica persona del nucleo familiare con un reddito e se hai figli a carico.
🩺 Assicurazione sanitaria
Aiuta a coprire il costo di visite, interventi e spese mediche in generale. Può essere utile per tutti, ma diventa ancora più cruciale con l’andare dell’età.
🐾 Assicurazione animali
La polizza cani e gatti copre le spese mediche sostenute per i nostri amici a quattro zampe, così come eventuali danni a terzi e la tutela legale.
Su Switcho puoi trovare varie polizze assicurative casa, vita e animali che abbiamo selezionato con cura, come ad esempio ⬇️
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Descrizione
Wopta per te Vita
QUALITÀ/PREZZO TOP PREMIO BLOCCATO POSSIBILE RATA MENSILE
La soluzione assicurativa per garantire un sostegno economico a te e alle tua famiglia in caso di imprevisti. Le coperture acquistabili sono: decesso, invalidità totale permanente, inabilità totale temporanea e malattia grave.
Casa senza confini
COPERTURA COMPLETA QUALITÀ/PREZZO TOP POSSIBILE RATA MENSILE
“Casa senza confini” è un prodotto di Groupama distribuito da Vitanuova. La polizza prevede anche la copertura per RC, Tutela Legale e furti.
OK4Pet
COPERTURA COMPLETA
OK4Pet è la polizza distribuita da Neosurance per proteggere il tuo amico a quattro zampe. Offre copertura per danni a terzi, consulenza veterinaria online 24/7, rimborso spese veterinarie e accesso al servizio di pet sitter.
6. Investimento a lungo termine
Una volta soddisfatte le esigenze di breve e medio periodo (e messo in atto le giuste accortezze per proteggere i tuoi beni) puoi iniziare ad accrescere ulteriormente il tuo patrimonio, soprattutto con uno sguardo al futuro. Ad esempio, potresti voler comprare una seconda casa, mettere da parte del denaro per i figli o per la terza età, ecc.
Puoi farlo grazie a una strategia di investimento, ossia un piano di suddivisione dei tuoi soldi su diversi tipi di investimenti, in base ai tuoi obiettivi e alla tua propensione al rischio.
Se nelle fasi precedenti abbiamo nominato alcuni strumenti finanziari a breve termine, come i conti deposito e le obbligazioni, un piano di investimento a lungo termine include spesso anche l’acquisto di azioni, cioè piccole quote di un’impresa. Le azioni sono più rischiose delle obbligazioni ma generalmente più remunerative sul lungo periodo.
Come fare, concretamente, a investire? Tramite i cosiddetti “prodotti finanziari”, ovvero dei prodotti contenitore che raccolgono diversi strumenti (obbligazioni, azioni, materie prime, valute, ecc) così da diversificare il rischio. Tra questi ci sono gli ETF, i fondi comuni di investimento e le gestioni patrimoniali, come puoi vedere in quest’immagine.
Il tema è un po’ complesso, per questo lo abbiamo affrontato in una guida per iniziare a investire che lo semplifica al massimo: se sei alle prime armi, ti consigliamo di darle un’occhiata 😎 E se vuoi muovere i primi passi con il supporto di professionisti esperti, ecco qui 3 realtà a cui puoi rivolgerti 👇
Servizio
Descrizione
App finanziaria che offre fondi comuni d’investimento tematici.
✅ 5 portafogli tematici ✅ 3 livelli di rischio ✅ Consulenza sulla scelta 💸 Investimento minimo 10€
App di consulenza finanziaria con servizi di gestione patrimoniale, conto titoli e fondi pensione.
✅ Costruzione del portafoglio a seconda del pacchetto ✅ 7 livelli di rischio per la gestione patrimoniale ✅ Consulenza sulla scelta 💸 Investimento minimi di 1.000€ a seconda del prodotto scelto
Consulenza finanziaria tramite robo-advisor che consente di investire su portafogli ETF.
✅ 8 portafogli differenti ✅ Conto corrente (anche a canone zero) 💸 Investimento minimo di 2.000€
💡 Puoi anche valutare di fare piccoli investimenti a lungo termine prima del raggiungimento dei tuoi obiettivi a breve-medio termine (il punto 4 del nostro elenco di priorità), così da iniziare il prima possibile a maturare interessi. Occhio, però, a bilanciare cautamente gli investimenti e il risparmio per i tuoi obiettivi di vita.
7. Saldo di eventuali debiti
Siamo quasi alla fine, ma prima di raggiungere il completo benessere finanziario è meglio assicurarsi di non avere debiti. Le rate dell’auto, il mutuo della casa o altri prestiti pesano sul tuo bilancio perché oltre al costo del bene in sé comportano anche il pagamento di interessi.
Saldando il prestito in anticipo o rinegoziando le condizioni potresti eliminare o almeno ridurre l’ammontare degli interessi.
Ma è sempre conveniente estinguere anticipatamente il mutuo o altri debiti? La risposta dipende da:
La durata residua del mutuo: in Italia, i mutui spesso richiedono il pagamento della maggior parte degli interessi nei primi anni, ad esempio l’80% degli interessi nella prima metà del periodo. Pertanto, estinguere anticipatamente il mutuo è più conveniente all’inizio, poiché consente di evitare gran parte degli interessi.
La presenza di eventuali penali o clausole: per i mutui sottoscritti prima del 2007 potrebbero essere previste delle penali, mentre a partire da questa data, grazie alla Legge Bersani, non sono più previste.
Le alternative: ad esempio, se con la somma a tua disposizione puoi fare un investimento che ti garantisca un rendimento maggiore rispetto agli interessi residui del mutuo, allora conviene investire. Tutto dipende anche dal tipo di investimento e dal rischio a cui espone il tuo capitale.
💡 Proprio a causa di quest’ultima considerazione, puoi valutare di anticipare l’estinzione dei prestiti al punto 6 del nostro elenco, prima degli investimenti. La scelta dipende dall’entità del debito e dalle tue esigenze finanziarie.
Certo, non sempre è fattibile saldare anticipatamente un mutuo, ma esistono altri modi per ridurre i relativi interessi:
RINEGOZIAZIONE
SURROGA
Cos’è? Cambio delle condizioni rimanendo con la stessa banca
Cos’è? Trasferimento del mutuo presso un’altra banca con nuove condizioni
Cosa può cambiare? Durata, tipo di tasso (fisso o variabile), tasso di interesse e spread
Cosa può cambiare? Durata, tipo di tasso (fisso o variabile), tasso di interesse e spread
Quanto costa? Gratuito
Quanto costa? Tassa ipotecaria di 35€
👉 Vuoi scoprire se puoi risparmiare spostando il tuo mutuo presso un’altra banca? Puoi usare il servizio di MutuiOnline.itper verificare gratuitamente quali tassi sono disponibili presso le principali banche italiane.
8. Pianificazione della successione
Non ti farà piacere pensarci, ma purtroppo a tutti noi tocca constatare che prima o poi dovremo lasciare il nostro patrimonio a degli eredi. La buona pianificazione della successione rappresenta, dunque, l’ultimo passo del tuo percorso finanziario.
Pianificando la successione con anticipo e con l’aiuto di esperti puoi assicurarti che la divisione dei beni avvenga secondo le tue volontà, ottimizzando la fiscalità, riducendo il rischio di liti tra eredi e di perdita del valore del patrimonio.
Il tema è piuttosto complesso, ma qui cercheremo di darti una breve panoramica del contesto normativo italiano e degli strumenti che hai a disposizione.
Nel nostro ordinamento l’eredità può essere devoluta tramite successione legittima o testamentaria:
Successione legittima: in assenza di testamento, il patrimonio è diviso tra gli eredi legittimi (familiari stretti) secondo quanto previsto dalla legge;
Successione testamentaria: tramite il testamento, il soggetto può suddividere il suo patrimonio tra diversi eredi, sempre tenendo conto delle quote che spettano legittimamente ai suoi parenti stretti.
💡 Fare testamento, quindi, è il primo passo per fare ordine nel proprio patrimonio. Ad esempio, se si possiedono più proprietà immobiliari, si può optare per lasciarne una ciascuna ai figli (in caso contrario, tutti erediterebbero una parte di ciascun immobile, con conseguenti problemi di gestione).
Oltre al testamento, poi, esistono anche altri strumenti atti a trasmettere i tuoi beni ad altri:
🎁 Donazione
Permette di anticipare il lascito prima della morte, ma va gestita con attenzione perché gli eredi diretti potrebbero chiedere la restituzione totale o parziale qualora erodesse la loro quota legittima.
È tassata come una qualsiasi eredità.
⌛ Assicurazione sulla vita
Al momento della morte, la quota spettante viene devoluta al beneficiario della polizza. Difficilmente è oggetto di contese tra eredi in quanto non entra a far parte del patrimonio ereditario.
Non è soggetta alle imposte di successione.
👴 Fondo pensione
Continuando a versare contributi anche dopo la pensione, al momento della morte la somma viene devoluta al beneficiario del fondo pensione. Anche il fondo pensione è fuori dall’asse ereditario.
Non è soggetto alle imposte di successione.
🤝 Trust e patto di famiglia
Due strumenti particolarmente utili per le famiglie che conducono attività imprenditoriali. La prima prevede l’affidamento dei beni (trust) a un trustee che li amministri per conto dei beneficiari (ad esempio i figli). Il patto di famiglia, invece, permette di assicurare la continuità dell’impresa lasciandone ai figli la gestione.
Se vuoi approfondire i pro e contro dei vari strumenti e capire quali possono fare al caso tuo, ti consigliamo di rivolgerti a un consulente finanziario o a uno studio legale specializzato in questioni di successione.
Siamo arrivati alla fine 🎯
Abbiamo percorso insieme i passi principali di una pianificazione finanziaria efficace, partendo dalla copertura delle spese essenziali fino ad arrivare alla gestione della successione. Nel frattempo, abbiamo visto come accumulare denaro, come investirlo e come tutelare i propri beni.
Ci teniamo a sottolineare nuovamente che l’ordine di priorità proposto può variare in base alle tue esigenze e ai tuoi obiettivi. Se il tuo percorso fin qui è stato diverso da questo, quindi, non preoccuparti: non è detto che sia sbagliato!
Puoi comunque cogliere l’occasione per ragionare su eventuali punti mancanti o rivalutare le tue prossime azioni sulla base di quanto hai scoperto in questa guida. Speriamo che ti sia stata utile 🙂
Il tema più discusso di questi primi mesi del 2023 è senza dubbio ChatGPT, il chatbot sviluppato da OpenAI basato sull’intelligenza artificiale e sul machine learning. In parole semplici, è un chatbot in grado di conversare in modo naturale, rispondendo a qualsiasi domanda e generando testi, idee, codici, soluzioni, ecc.
ChatGPT rappresenta un aiuto in tantissimi aspetti della vita, da quello lavorativo alla gestione della routine quotidiana. Per noi di Switcho, però, le domande più interessanti sono:
👉 ChatGPT può aiutare a risparmiare sulle bollette? 👉 In che modo può rappresentare un aiuto nella gestione delle utenze?
Caro ChatGPT, la sfida è aperta: vediamo chi ne sa di più sul mercato energetico 😎
(SPOILER! Nessuna intelligenza artificiale può offrire un servizio personalizzato come il nostro per risparmiare sulle bollette)
La nostra pagella per ChatGPT
TIPOLOGIA DI RICHIESTE
VOTO IN DECIMI
Concetti chiave del mercato
✅ 9 – chiarezza e precisione
Cosa conviene per le mie utenze
⚠️ 5 – risposte corrette ma poco pratiche
Tariffe luce e gas consigliate
❌ 2 – assenza di personalizzazione
ChatGPT, conosci i concetti base del mercato energetico?
Partiamo con dei quesiti semplici per mettere alla prova ChatGPT su alcuni termini da conoscere nel mondo dell’energia. Su queste domande il chatbot è andato alla grande: sa spiegare tutti i concetti in modo semplice e completo, con solo qualche imprecisione.
Ecco qualche esempio:
Cos’è il mercato libero dell’energia?
Cosa sono le offerte a prezzo variabile?
Cosa significa “modifica unilaterale del contratto luce e gas”?
👉 ✅ La risposta è corretta!
👉 ✅ La risposta è corretta, ma poco più avanti ChatGPT aggiunge una imprecisione:
“Questo tipo di offerta può quindi essere interessante per i consumatori che sono disposti a rischiare un aumento dei prezzi, ma che allo stesso tempo desiderano avere la flessibilità di cambiare offerta in qualsiasi momento.”
👉 ⚠️ Tutti i consumatori possono cambiare la loro offerta in modo flessibile e senza penali, indipendentemente dalla scelta del prezzo fisso o variabile.
👉 ✅ La risposta è corretta!
ChatGPT, consigliami il meglio per le mie utenze
Complichiamo un po’ le cose 😈
In questa seconda fase chiediamo a ChatGTP di consigliarci cosa conviene fare in diverse situazioni per valutare se è in grado di porsi come una vera e propria guida per gli utenti.
Gli abbiamo rivolto queste domande:
Conviene passare al mercato libero?
Sono meglio le offerte a prezzo fisso o variabile?
Conviene cambiare fornitore dopo aver ricevuto una modifica unilaterale del contratto?
👉 ⚠️ La risposta è corretta, fornisce i pro e contro del mercato libero e tutelato ma non ci aiuta davvero a capire cosa fare.
💡 Il consiglio di Switcho: passa al mercato libero, se ancora non l’hai fatto. Il mercato tutelato per i clienti domestici chiuderà il 10 gennaio 2024, sia per la luce sia per il gas. Inoltre, guardando le offerte a prezzo variabile, notiamo che la migliore tariffa del mercato libero è sempre al di sotto del costo in regime di maggior tutela.
Ecco perché possiamo affermare che optare per il mercato libero può essere vantaggioso a patto di scegliere correttamente la tariffa (e in questo possiamo aiutarti noi di Switcho 🤓)
👉 ⚠️ La risposta è corretta, ma anche in questo caso molto vaga e poco azionabile: quindi, cosa conviene fare?
💡 Il consiglio di Switcho: attualmente i fornitori di energia propongono pochissime offerte a prezzo fisso, perché per loro bloccare il prezzo rappresenta un forte rischio in un mercato volatile come quello attuale. Inoltre, le offerte a prezzo fisso sono spesso molto care rispetto a quelle variabili e in definitiva possiamo dire che, al momento, le offerte variabili offrono un risparmio maggiore.
👉 ✅ La risposta è corretta, molto spesso conviene cambiare. Per sapere cosa conviene nel tuo caso, ti ricordiamo nuovamente chepuoi chiedere una mano a noi di Switcho (gratuitamente e senza impegno)
ChatGPT, conosci le migliori tariffe per me?
Abbiamo fatto un ulteriore passo verso la personalizzazione, chiedendo a ChatGPT di consigliare delle offerte luce/gas e di valutare la convenienza di una specifica tariffa.
In questo caso abbiamo chiesto:
Quali sono le offerte luce e gas più economiche di marzo 2023?
Pago il gas 3,455€/Smc. Mi conviene cambiare offerta?
👉 ❌ ChatGPT bocciato: non avendo accesso a internet, non è in grado di suggerire le offerte più convenienti del momento, e per giunta consiglia l’uso dei classici comparatori di tariffe (quando sappiamo tutti che è meglio usare Switcho 😜)
👉 ❌ ChatGPT bocciato: abbiamo volutamente inserito una tariffa altissima per rendergli più facile la risposta, ma nonostante ciò non si è sbilanciato a darci un consiglio concreto (d’altronde non può farlo, non avendo accesso a internet e quindi alle offerte del momento). Allora te lo diciamo noi: se quella è la tua tariffa, cambia subito! 😅
Ormai ti sarà chiaro che il grande limite di ChatGPT è non poter dare risposte davvero personalizzate e concrete in tema di offerte energetiche.
Per quello ci siamo noi di Switcho, che analizziamo gratuitamente la tua bolletta per consigliarti se ti conviene cambiare. E se decidi di passare a un nuovo fornitore, gestiamo per te tutta la burocrazia 😇
Come usare ChatGPT per le tue utenze
In conclusione, ChatGPT può dare una mano nella gestione delle utenze domestiche e di altre pratiche burocratiche?
Assolutamente sì! L’intelligenza artificiale può essere una valida alleata per risolvere dubbi e darti una mano con alcune attività riguardanti le utenze. Qualche esempio:
Può spiegarti concetti e termini complessi, come abbiamo visto nel primo paragrafo;
Può dare consigli generici sui pro e contro delle soluzioni a disposizione;
Può semplificare testi un po’ ostici, come le varie clausole dei contratti;
Può indicare i numeri verdi e le pagine di contatto dei fornitori;
Può scrivere per te lettere ed email da inviare ai fornitori, come i reclami e le contestazioni delle bollette (dai un’occhiata a questo esempio ⬇️)
Senza falsa modestia, ci auto-proclamiamo vincitori di questa sfida tra noi e ChatGPT, ma ti invitiamo a provare questo chatbot che può rivelarsi davvero utile per tantissimi dubbi e attività 😉
Come ogni anno, eccoci anche in questo 2024 a dover gestire la dichiarazione dei redditi. Qui ti spiegheremo come fare il 730 da soli a partire dal modello precompilato (che si tratti di quello standard o della nuova versione semplificata) disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate: vedrai che, passo passo, riuscirai ad inviarlo senza stress 😇
Indice
Cos’è il modello 730 precompilato?
Il 730 è il modello per la dichiarazione dei redditi pensato per i lavoratori dipendenti e pensionati. L’Agenzia delle Entrate lo mette a disposizione già precompilato sul proprio sito.
Ciò significa che puoi inviare la dichiarazione dei redditi completamente online e in autonomia a partire dal modello che include già molte delle tue informazioni e spese. Esse derivano soprattutto dalla Certificazione Unica rilasciata dal sostituto d’imposta e dalle spese tracciate (ad esempio spese mediche passando il codice fiscale o bonifici parlanti per la ristrutturazione).
Il più grande vantaggio della dichiarazione dei redditi online? Oltre ad essere gratuita e abbastanza veloce, ti permette di detrarre o dedurre molte spese che andranno ad alleggerire l’ammontare di tasse da pagare o, addirittura, risulteranno in un rimborso che sarà erogato in busta paga o nella pensione.
Novità 2024: modello precompilato standard o semplificato
Dal 30 aprile è possibile accedere al modello precompilato che, per il 2024, riserva una doppia scelta:
Il modello 730 precompilato standard, simile per impostazione a quello disponibile anche negli anni precedenti, dove la compilazione dei dati richiede l’inserimento dei valori in specifici quadri e righi, di cui occorre conoscere il codice;
Il modello semplificato, di più facile compilazione rispetto al modello standard. Si tratta infatti di un percorso guidato al controllo e all’eventuale aggiunta dei dati necessari, che non richiede la conoscenza dei vari codici.
Ecco infatti cosa troverai sul sito dell’Agenzia delle Entrate una volta eseguito l’accesso:
Il nostro consiglio: opta per il modello semplificato se sei alle prime armi o se ogni anno impazzisci facendo il 730 in autonomia, scommettiamo che andrà tutto più liscio 🥳 Se invece ti trovi bene con il modello standard e ormai ci hai preso dimestichezza, puoi valutare di proseguire così.
Spese detraibili e deducibili nel 730
Le spese che si possono detrarre o dedurre fanno riferimento a famiglia, casa, volontariato e salute (e sono probabilmente più di quante immagini!). Per prima cosa, però, capiamo meglio la differenza tra i due termini:
SPESA DETRAIBILE
SPESA DEDUCIBILE
Si sottrae, in percentuale, dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF).
👉 Esempio Hai un reddito di 30k€ e l’IRPEF dovuto è di 7400€. Hai 2000€ di spese detraibili al 19% (TOT detraibile=380€) -> l’IRPEF scende a 7020€ (7400 – 380).
Si sottratte direttamente dal reddito complessivo.
👉 Esempio Hai un reddito di 30k€ ma hai spese deducibili per 2000€ -> il tuo reddito risulta essere quindi 28k€ (30k – 2k), cifra su cui si calcolano le tasse dovute.
Ecco una panoramica delle spese deducibili e detraibili (clicca per leggere di più):
Scopri le spese detraibili e deducibili 👇
Spese mediche e veterinarie 💊🐶
◾ Puoi detrarre il 19% delle spese superiori a 129,11€ sostenute per medicine, visite, degenze, ticket, analisi e dispositivi medici (tra cui anche lenti da vista, lenti a contatto, psicologo). Troverai tutte le spese associate al tuo codice fiscale direttamente nel modello precompilato, ma è comunque consigliabile conservare sempre ricevute e fatture.
◾ Persone con disabilità: la percentuale di detrazione per spese mediche e di assistenza oscilla tra il 23% e il 43%, in base al reddito. Si attesta al 19% per le spese volte a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione e per quelle destinate ad addetti all’assistenza personale (massimale di 2100€ per reddito inferiore a 40.000€). Ai fini di eventuali controlli occorre presentare il documento che attesti l’invalidità e le ricevute di pagamento associate al codice fiscale della persona con disabilità.
◾ Puoi detrarre il 19% delle spese veterinarie (visite, medicinali prescritti, analisi e interventi) comprese tra 129,11€ e 550€. Le spese associate al tuo codice fiscale saranno già presenti nel modello precompilato; anche in questo caso ricorda di conservare le ricevute.
Spese per figli a carico 👶🧒
Puoi detrarre le seguenti spese per l’istruzione:
◾ Asilo nido pubblico o privato: detrazione del 19% con massimale di 632€ per figlio, a patto di non aver già usufruito del bonus asilo nido. Generalmente è già presente nel modello precompilato.
◾ Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria: detrazione del 19% con massimale di 800€ per figlio. Generalmente le spese per le tasse scolastiche ed eventuali erogazioni liberali sono già presenti nel modello precompilato, mentre potresti dover aggiungere spese per trasporto scolastico, mensa e servizi pre e post scuola.
◾ Università: detrazione del 19% senza massimale se l’università è statale e con massimale definito dal MIUR per università non statali. Potresti o meno trovare questa spesa nel modello precompilato. Ricorda di conservare tutte le ricevute di pagamento.
◾ Studenti DSA: detrazione del 19% della spesa per strumenti utili all’apprendimento (fino alla scuola secondaria di secondo grado). Conserva le ricevute di pagamento, il certificato e le prescrizioni mediche. In più esistono anche queste ulteriori detrazioni:
◾ Affitto degli studenti fuori sede: detrazione del 19% con massimale di 2633€. Per attestare la spesa, ricorda di pagare con sistemi tracciabili e di avere regolare contratto d’affitto registrato.
◾ Attività sportive dei figli (5-18 anni): detrazione del 19% con massimale di 210€ per figlio. Per poter detrarre devi essere l’intestatario della fattura o della ricevuta (e conservare queste prove di pagamento).
NB. Considera inoltre che sono previste delle detrazioni per i figli a carico di età superiore ai 21 anni. Per i figli più piccoli, invece, è previsto l’Assegno Unico.
Trasporti pubblici 🚍
La spesa per gli abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale può essere detratta al 19% con massimale di 250€. Ricorda di conservare il titolo di viaggio o la ricevuta di pagamento.
Affitto e acquisto casa 🏠
Puoi detrarre l’affitto se rientri in una di queste casistiche (a patto che tu abbia regolare contratto d’affitto registrato e abbia conservato le ricevute di pagamento):
◾ Contratto in libero mercato e reddito inferiore a 15.494€ (→ detrazione di 300€) oppure reddito inferiore a 30.987€ (→ detrazione di 150€).
◾ Contratto a canone concordato e reddito inferiore a 15.494€ (→ detrazione di 496€) oppure reddito inferiore a 30.987€ (→ detrazione di 248€).
◾ Lavoratore dipendente che si trasferisce nel comune di lavoro o limitrofo, a patto che sia ad almeno 100 km da casa e in una diversa regione, e solo per i primi 3 anni. Con reddito inferiore a 15.494€ la detrazione è di 992€, con reddito inferiore a 30.987€, la detrazione è di 496€.
◾ Giovani fino a 31 anni che escono da casa dei genitori: con reddito inferiore a 15.494€ la detrazione pari al 20% del canone fino a un massimo di 2.000€.
Se hai comprato casa puoi detrarre le seguenti spese:
◾ Mutuo: detrazione del 19% sugli interessi passivi pagati per l’abitazione principale (massimali: 4.000€ per l’acquisto e 2.582€ per costruzione o ristrutturazione). Se ti spetta la detrazione, dovresti già trovarla nel modello precompilato.
◾ Intermediazione immobiliare per l’acquisto della prima casa: detrazione del 19% con massimale 1.000€. Conserva la fattura, il contratto preliminare registrato, l’atto di compravendita e l’autocertificazione di uso dell’immobile come prima casa.
Interventi edilizi in casa 🛠️
È probabile che tu possa detrarre le spese se rientri in una queste casistiche (informati bene sui requisiti e i documenti da presentare per poter beneficiare delle detrazioni, che variano in base al tipo di intervento):
◾ Bonus ristrutturazione / recupero edilizio: detrazione al 50% con massimale di €96mila per unità abitativa.
◾ Bonus risparmio energetico / Ecobonus (ES caldaie, infissi, cappotto termico, pannelli solari, ecc): detrazione del 50% o del 65% con massimali diversi in base agli interventi.
◾ Bonus mobili: se hai ristrutturato casa, puoi detrarre al 50% la spesa per mobili e grandi elettrodomestici in classe A+, con massimale di €8.000.
◾ Bonus verde: detrazione al 36% con massimale di 5000€ per le spese di sistemazione del verde.
◾ Bonus barriere architettoniche: detrazione del 75% in 5 anni, con massimali da €30mila a €50mila, per interventi su scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.
⚠️ Per interventi di grande entità come Sismabonus e Bonus 110%, se hai già usufruito della cessione del credito non avrai diritto a detrazioni nel 730. Se invece hai pagato i lavori di tasca tua, puoi detrarre il 90% delle spese se hai un reddito inferiore a 15mila€, oppure il 110% se al 30 giugno 2023 sono stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo.
Altre spese familiari, assicurazioni e donazioni 💸
◾ Assicurazioni per la persona (sulla vita, contro gli infortuni, rischio di non autosufficienza, tutela delle persone con disabilità grave) e polizze casa a copertura dei rischi derivanti da eventi calamitosi: detrazione al 19% con massimali che variano a seconda della polizza. La spesa dovrebbe trovarsi già nel modello precompilato; ricorda di conservare il contratto e le ricevute di pagamento.
◾ Contributi per collaboratori domestici (ad esempio colf, addetti alla cura della persona, babysitter): sono spese deducibili, cioè vengono sottratte al tuo reddito complessivo prima di calcolare l’IRPEF dovuto. Il massimale è di 1549,37€. Conserva le ricevute di pagamento intestate all’Inps pagate tramite c/c postale e/o MAV o la fattura nel caso di agenzie interinali.
◾ Donazioni verso enti pubblici, associazioni, ONG o Onlus: puoi detrarre o dedurre parte della spesa sostenuta. In base al tipo di ente a cui hai rivolto la donazione, la spesa può godere della detraibilità o della deducibilità (in alcuni casi anche entrambe, ma starà a te scegliere di quale usufruire). Anche i massimali e le percentuali variano in base al tipo di donazione. Questo tipo di spese dovrebbe trovarsi già nel modello 730 precompilato; in ogni caso ti consigliamo di conservare le ricevute di pagamento.
◾ Contributi previdenziali e assistenziali obbligatori e volontari sono deducibili senza limitazioni. Tra questi rientrano i contributi versati da lavoratori autonomi, agricoli, ricongiunzione, fondo casalinghe e il riscatto degli anni di laurea. La previdenza complementare, se non già dedotta in busta paga, può essere dedotta fino a 5164,57€.
◾ Spese funebri: detrazione del 19% con un massimale di 1550€ (conserva le ricevute di pagamento alla società di pompe funebri, al fiorista, al comune per i diritti cimiteriali, ecc).
◾ Mantenimento ex coniuge: deduzione dell’intero importo in percentuale variabile tra il 23% e il 43% in base al reddito. Occorre conservare le ricevute di pagamento.
◾ Adozione internazionale: deducibile tra il 23% e il 43% (in base al reddito) per il 50% della spesa sostenuta. Tali importi devono essere certificati da un Ente autorizzato.
Documenti per 730: cosa serve per la dichiarazione
In base alle tue spese e alla tua situazione patrimoniale i documenti da tenere a portata di mano possono cambiare molto. Per essere sintetici ti suggeriamo di recuperare:
La Certificazione Unica che il tuo datore di lavoro o ente pensionistico dovrebbe averti inviato entro il 16 marzo 2023 (ti servirà per controllare che i dati corrispondano con quanto presente nel modello precompilato).
Ricevute, estratto conto e fatture delle spese che vuoi detrarre o dedurre. Ti consigliamo infatti di controllare le spese già presenti nel precompilato e di inserire eventuali spese aggiuntive solo se hai una prova dell’avvenuta transazione.
Eventuali dati catastali di immobili di tua proprietà se non già presenti nel modello precompilato.
⚠️ Le spese che andrai ad inserire devono essere tracciabili, ovvero avvenire tramite bancomat, carta di credito, assegno, bonifico, MAV, bollettino o altro pagamento virtuale. Solo per alcune spese il pagamento può essere non tracciabile: le medicine, le prestazioni mediche presso aziende sanitarie pubbliche o strutture private accreditate al SSN, le spese con una percentuale di detrazione diversa dal 19% e gli oneri deducibili.
Come accedere al 730 precompilato sul sito dell’Agenzia delle Entrate
➡️ Per accedere alla pagina del sito dell’Agenzia delle Entrate dedicata al 730/2024, clicca su questo link. a partire dal 30 aprile 2024.
Le modalità di accesso alla dichiarazione dei redditi precompilata sono diverse:
SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale);
CIE (Carta d’Identità Elettronica);
CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
Credenziali dell’Agenzia delle Entrate, utilizzabili esclusivamente da professionisti e imprese.
💡 Inoltre è possibile effettuare la dichiarazione per un’altra persona in qualità di amministratori, genitori, tutori, persone di fiducia (qui trovi tutte le informazioni necessarie) oppure in qualità di eredi (maggiori info qui).
Una volta fatto l’accesso, ti si presenterà davanti questa schermata:
Clicca su “Scegli la dichiarazione” e, nella pagina che si apre, rispondi alle domande presenti:
Accetta l’informativa privacy;
Dichiara se sei residente in Italia;
Seleziona “sì” o “no” alla domanda “Nel 2023 hai percepito redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione, oppure redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita IVA?”.
In base alle risposte fornite il sistema ti proporrà il modello più adatto a te. Se si tratta del 730, com’è probabile, allora ti appariranno queste due opzioni che abbiamo già visto più sopra:
Oltre a queste opzioni, troverai anche altre due alternative: Reddito Persone Fisiche Web e Reddito Persone fisiche Online. Vediamo a chi sono destinati i vari modelli 👇
MODELLO
PER CHI È
Modello 730
Dipendenti e pensionati (vai al paragrafo dedicato per l’elenco dettagliato)
Redditi PF Web
◾ Partite IVA ◾ Redditi d’impresa ◾ Redditi “diversi” non compresi fra quelli dichiarabili con il modello 730 ◾ Persone residenti all’estero ◾ Dichiarazioni di persone decedute ◾ Persone che devono presentare anche dichiarazioni: Iva, Irap, Modello 770
Redditi PF Online
Come il modello PF Web ma occorre scaricare un software apposito. Obbligatorio per i contribuenti soggetti agli studi di settore, con redditi da partecipazione o che devono presentare il modello IVA.
A questo punto seleziona il modello e clicca su “Conferma scelta”.
Ora puoi prendere visione della dichiarazione 730 e di tutte le informazioni già presenti, e decidere quindi se accettare o modificare il contenuto.
SE ACCETTI
SE MODIFICHI
✅ Non subirai controlli sulle spese già presenti nel modello 730 (mediche, veterinarie, scolastiche, assicurative, funebri, donazioni, ecc).
⚠️ L’Agenzia potrà eseguire controlli sulle spese che risultano modificate, chiedendo di giustificarle con documenti validi (fatture, ricevute, ecc).
Qualsiasi sia la tua scelta, ti consigliamo di rileggere con attenzione ogni informazione presente nel precompilato: può succedere, infatti, che vi sia qualche imprecisione che sta a te correggere.
Compilazione nuovo 730 semplificato: visualizza, controlla, invia
Se hai optato per il modello 730 semplificato, avrai modo di visualizzare i tuoi dati divisi in categorie come:
Casa e altre proprietà;
Lavoro;
Spese sostenute per te e per la tua famiglia.
Aprendo ciascuna voce puoi prendere visione dei valori già inseriti ⬇️
Se desideri integrare o modificare le informazioni già presenti, puoi farlo cliccando sul bottone “MODIFICA” in alto a destra. Così facendo arriverai a questa schermata 👇 dove, sulla sinistra, puoi selezionare le voci da integrare o modificare, mentre nella parte bassa avrai subito visione di eventuali dati mancanti o da verificare.
In questo frangente puoi, ad esempio, inserire eventuali spese detraibili o deducibili da te sostenute che non risultano però nel modello precompilato. Nello screenshot seguente trovi un esempio: abbiamo cercato la parola “trasporto” ed è così apparsa l’opzione per aggiungere una spesa per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale per un importo complessivamente non superiore a 250€. Tutto molto semplice e intuitivo 😎
Una volta inserite e verificate tutte le voci, nella sezione “Esito della dichiarazione” puoi scoprire se sei a credito (🎉 riceverai dei soldi nei prossimi mesi) o a debito (😥 ti saranno trattenuti dei soldi nei prossimi mesi). Ora non ti resta che inviare la tua dichiarazione.
Tutti i quadri del modello 730 standard
Se invece hai optato per il modello 730 precompilato standard, devi sapere che esso è composto da diverse sezioni, ciascuna dedicata a una categoria di informazioni ben specifica.
In questa tabella trovi una panoramica di ciascun quadro: clicca su “Scopri di più” se vuoi leggere l’apposita sezione del sito dell’Agenza delle Entrate 👇
DATI ANAGRAFICI Scopri di più
I tuoi dati personali, la residenza, il domicilio fiscale e i dati di contatto.
SCELTE 8, 5 E 2 PER MILLE Scopri di più
Seleziona gli enti a cui destinare l’8 per mille (Stato o una Chiesa), il 5 per mille (onlus o progetti sociali e ambientali) e il 2 per mille (partito politico).
SOSTITUTO D’IMPOSTA Scopri di più
Indica l’ente che effettuerà il conguaglio (datore di lavoro o ente pensionistico). NB: se è uguale all’anno scorso lo troverai già compilato.
FAMILIARI A CARICO Scopri di più
Segnala i familiari a carico se hanno un reddito annuo inferiore a 2.840,51€. Per i figli sotto i 24 anni, la soglia di reddito si alza a 4000€.
QUADRO A – TERRENI Scopri di più
D’interesse per chi possiede terreni agricoli o d’altro tipo sul territorio italiano.
QUADRO B – REDDITI DEI FABBRICATI E ALTRI DATI Scopri di più
Segnala tutti gli immobili di tua proprietà (case, box, magazzini, pertinenze, ecc) se essi sono iscritti nel catasto dei fabbricati come dotati di rendita.
QUADRO C – REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI Scopri di più
Qui trovi i dati presenti anche nella Certificazione Unica rilasciata dal sostituto d’imposta: controlla che siano corrispondenti.
QUADRO D – ALTRI REDDITI Scopri di più
Indica eventuali redditi di capitale, di lavoro autonomo, diversi o soggetti a tassazione separata.
QUADRO E – ONERI E SPESE Scopri di più
Inserisci le spese detraibili e deducibili (ES sanitarie, veterinarie, funebri, ristrutturazioni, istruzione, bonus). NB: alcune saranno già precompilate.
QUADRO F – ACCONTI, RITENUTE, ECCEDENZE E ALTRI DATI Scopri di più
Acconti relativi all’IRPEF, all’addizionale comunale e alla cedolare secca sulle locazioni.
QUADRO G – CREDITI D’IMPOSTA Scopri di più
In determinate situazioni particolari viene riconosciuto un credito d’imposta (agevolazione che riduce il debito di imposta).
QUADRO I – IMPOSTE DA COMPENSARE Scopri di più
Se sei in credito con lo Stato, puoi usare parte del rimborso spettante per pagare imposte dovute nell’anno corrente tramite F24 (es: IMU).
QUADRO K – COMUNICAZIONE DELL’AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO Scopri di più
Sezione che viene compilata dagli amministratori di condominio per comunicare eventuali interventi e forniture.
QUADRO L – ULTERIORI DATI Scopri di più
Redditi prodotti a Campione d’Italia
QUADRO W – INVESTIMENTI E ATTIVITÀ ESTERE DI NATURA FINANZIARIA O PATRIMONIALE Scopri di più
Quadro dedicato alle persone fisiche residenti in Italia che detengono investimenti all’estero e attività estere di natura finanziaria.
DICHIARAZIONE CONGIUNTA Scopri di più
Se vuoi fare la dichiarazione insieme al coniuge puoi indicarlo qui (generalmente si fa se uno dei due coniugi non ha un sostituto d’imposta e vuole utilizzare quello del partner).
Ogni sezione di quelle che ti abbiamo appena presentato può essere modificata, ma per farlo occorre avere dimestichezza con i codici che contraddistinguono ogni spesa. Ad esempio, le spese sanitarie corrispondono alle celle E1, E2 ed E3.
💡 A tal proposito, se cerchi qualche informazione aggiuntiva sulla compilazione, nella guida 2024 dell’Agenzia delle Entrate trovi tutto ciò che ti serve.
Già che sei in ballo con la gestione delle tue spese, perché non provi a risparmiare con Switcho? Bollette, telefonia e assicurazione: bastano pochi clic per trovare le migliori offerte e attivarle senza stress (e senza burocrazia!)
Quando si fa la dichiarazione dei redditi? Scadenze 730 del 2024
La dichiarazione dei redditi può essere presentata durante un lasso di tempo piuttosto lungo: da maggio a fine settembre. Prima la fai, e prima puoi ricevere eventuali rimborsi in busta paga o nella pensione.
Ecco le date da tenere a mente per fare la dichiarazione da soli nel 2024:
📅 CALENDARIO 730/2024
16 marzo Primo giorno per la consegna della Certificazione Unica da parte del sostituto d’imposta
30 aprile Primo giorno per l’accesso alla dichiarazione precompilata 2024
20 maggio Primo giorno per accettare, modificare e inviare all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione 730 online
30 settembre Termine per presentare il 730 precompilato all’Agenzia delle Entrate
15 ottobre Termine per inviare il 730 integrativo (cioè con modifiche o aggiunte)
Chi può presentare il 730?
Come riportato dal sito dell’Agenzia delle Entrate, le persone che possono presentare il 730 sono:
Pensionati o lavoratori dipendenti (compresi i lavoratori italiani che operano all’estero);
Persone che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente (come integrazioni salariali e indennità di mobilità);
Soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi, agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e di piccola pesca;
Sacerdoti della Chiesa cattolica;
Giudici costituzionali, parlamentari nazionali e altri titolari di cariche pubbliche elettive;
Persone impegnate in lavori socialmente utili;
Lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato per un periodo inferiore all’anno;
Personale della scuola con contratto di lavoro a tempo determinato;
Produttori agricoli esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta (Mod. 770), Irap e Iva.
Stai per partire per una vacanza o una gita fuori porta ma non vuoi spendere troppo? Allora sei nel posto giusto: in questo articolo scoprirai le migliori app per risparmiare in viaggio. Ecco alcune chicche da non perdere:
Se viaggi in auto, puoi verificare in qualche tap i migliori prezzi della benzina 🚗
Abbiamo una soluzione perfetta per prenotare l’ombrellone al lido più adatto al tuo budget ⛱️
Se viaggi all’estero, con Switchopuoi confrontare in pochi passaggi le offerte mobile in base ai GIGA da utilizzare in UE e proteggere la tua abitazione con le migliori assicurazioni casa 😉
La nostra selezione di app per l’estate:
App per risparmiare sugli spostamenti
Treno, auto o autobus? Qualsiasi sia il mezzo di trasporto scelto per le tue vacanze, sappi che noi abbiamo diverse proposte di app per risparmiare. Vediamole prima riassunte in questa tabella:
App
Caratteristiche
🚈 Per treni e autobus ✔️ Comparazione biglietti ✔️ Scelta flessibile o miglior prezzo
📲 Scopri di più su Google Play e App Store
🚗 Per noleggio auto ✔️ Comparazione auto di diversi fornitori
📲 Scopri di più su Google Play e App Store
🚗 🚦 Per telepedaggio e parcheggi ✔️ 2 diversi piani di telepedaggio ✔️ Flessibilità nella gestione dei parcheggi
📲 Scopri di più su Google Play e App Store
⛽ Per i prezzi del carburante ✔️ Comparazione dei prezzi segnalati dagli utenti
📲 Scopri di più su Google Play e App Store
Ora, andiamo a scoprirle una ad una ⬇️
Trainline
Se devi spostarti in Italia o in Europa e non vuoi perdere tempo nel confrontare i biglietti delle varie compagnie, Trainline è l’app che fa per te.
Trainline è un servizio di comparazione dei prezzi dei biglietti per treni e autobus.
Ti basta selezionare la stazione di partenza e di arrivo, la data e l’orario del viaggio e procedere. A questo punto appariranno 2 schermate:
Una dedicata alle offerte di viaggio in treno.
Una dedicata alle offerte di viaggio in autobus.
In ognuna delle 2 pagine è indicato “il biglietto meno caro”: in questo modo puoi risparmiare ulteriormente tempo e denaro per la ricerca.
Dopo aver selezionato un orario, in seguito puoi scegliere:
La classe di viaggio del treno.
La flessibilità di cancellazione del biglietto del treno: se hai la certezza di partire, seleziona “Miglior prezzo” in modo da non dover pagare un prezzo aggiuntivo.
Il posto del treno a un costo aggiuntivo, ma se vuoi risparmiare puoi optare per l’assegnazione automatica.
Per l’autobus, invece, non devi selezionare nulla. Una volta inseriti i dati del passeggero, procedi col pagamento. Facile, no?
➡️ Trainline è disponibile in versione desktop, su Google Play e App Store.
💡 Puoi trovare un’alternativa last minute a Traininline in Trovaunposto.it, piattaforma online per acquistare biglietti del treno o dell’aereo inutilizzati. Trattandosi di un marketplace, anche tu puoi rivendere i tuoi biglietti in modo del tutto sicuro. Tuttavia, la disponibilità dei biglietti spesso si concentra nelle tratte italiane più frequentate (come Milano-Roma o Milano-Napoli).
Discovercars
Se stai pensando invece di affittare un’auto per visitare la tua destinazione in tutta libertà, può esserti utile Discovercars, app di comparazione di auto a noleggio.
La caratteristica fondamentale di Discovercars sta proprio nella possibilità di visualizzare numerose auto a prezzi ribassati rispetto agli stessi autonoleggi.
Ciò è reso possibile dalle modalità di contrattazione che il servizio impiega coi fornitori: seleziona infatti dalle imprese di autonoleggio una grande quantità di auto alla volta. In questo modo, ogni auto ha un prezzo unitario più basso rispetto alla media di mercato.
Una volta selezionata la località e l’orario di ritiro e riconsegna, l’app ti mostra numerose opzioni che puoi filtrare secondo numerosissimi criteri. Ecco alcuni dei più importanti:
Fascia di prezzo.
Tipo di veicolo (auto piccola, media, monovolume o decappottabile).
Tipo di cambio (automatico o manuale).
Valutazione del fornitore.
Tipo di carburante utilizzato
Presenza o meno di aria condizionata e di eventuali extra.
Metodo di pagamento.
❗ Naturalmente, la scelta di alcune caratteristiche anziché altre farà oscillare i prezzi.
Una volta selezionata l’auto che ti interessa, ti apparirà la scheda con tutte le caratteristiche e con la possibilità di sottoscrivere anche un’assicurazione valida per il tempo del noleggio.
Di seguito, inserisci i dati del conducente e scegli il metodo di pagamento. La tua auto sarà pronta presto 🚗
➡️ Discovercars è disponibile in versione desktop, su Google Play e App Store.
MooneyGo
Risparmiare sul viaggio in auto significa fare scelte anche in tema di telepedaggio e parcheggi.
A questi due problemi esiste un’unica soluzione: MooneyGo (ex MyCicero), app dedicata alla mobilità con diversi servizi.
Per il telepedaggio, MooneyGo offre 2 soluzioni diverse a costi inferiori rispetto al servizio più conosciuto sul mercato (Telepass). Vediamo le 2 opzioni:
ABBONAMENTO ⭐ Offerta fino al 11/08/24
PAY PER USE
Gratis per i primi 6 mesi, poi 1,50€/ mese
2,20€/ mese (solo nei mesi di utilizzo)
Attivazione e consegna: 5€
Attivazione e consegna: 10€
Pagamento settimanale
Pagamento settimanale
2 targhe associate
2 targhe associate
▪️ Telepedaggio ▪️ Pagamento parcheggi ▪️ Area C Milano ▪️ Traghetto Stretto di Messina ▪️ Altri servizi: taxi, trasporto pubblico, veicoli in sharing, musei e altre attrazioni
▪️ Telepedaggio ▪️ Pagamento parcheggi ▪️ Area C Milano ▪️ Traghetto Stretto di Messina ▪️ Altri servizi: taxi, trasporto pubblico, veicoli in sharing, musei e altre attrazioni
Disdetta gratuita e senza vincoli
Disdetta gratuita e senza vincoli
Come capire quale tariffa sottoscrivere?
Se pensi di usare il telepedaggio anche in altri periodi dell’anno e spesso questi passaggi sono concentrati almeno 2-3 volte al mese, ti consigliamo la tariffa in abbonamento.
Se invece pensi di utilizzare l’autostrada solo in occasione della tua vacanza, ti consigliamo il Pay per Use.
L’altro servizio di MooneyGo che vogliamo mostrarti è però quello dedicato ai parcheggi sulle strisce blu. Una volta registrato il tuo veicolo, il suo funzionamento è semplice:
Dalla mappa, scorri il menù a tendina verso l’alto.
Tra i servizi offerti seleziona “Area di sosta strisce blu”: qui ti saranno mostrate le aree di sosta nelle vicinanze.
Tra tutte le opzioni di parcheggio, scegli la più comoda e fai tap su di essa.
Seleziona la durata della sosta.
💡 Fin qui sembra un classico pagamento del parcheggio, ma la peculiarità dell’app è che ti permette di modificare l’orario della tua sosta. Ciò significa che se ti capita di fermarti per un tempo inferiore a quello pianificato, puoi risparmiare interrompendo la prenotazione del posto auto (e pagando meno 😉). Stessa cosa vale in caso contrario: in questo modo potrai allungare il tempo di parcheggio e goderti la tua sosta senza preoccupazioni.
➡️ MooneyGo è disponibile su Google Play e App Store.
Prezzi benzina
Se invece a preoccuparti per un viaggio è il costo del carburante, Prezzi Benzina è l’app che fa per te.
Prezzi Benzina è un’app che compara i prezzi dei distributori di benzina (segnalati dagli utenti) vicino a te.
Questi prezzi sono condivisi direttamente dagli utenti: più aggiornamenti avvengono, più i prezzi saranno corretti.
Ecco come funziona:
Vai su “Mappa” e digita la località interessata.
Seleziona il carburante di cui vuoi confrontare il prezzo.
Sulla mappa, ti appariranno i distributori. Questi sono contrassegnati da un segnaposto e dal prezzo del carburante scelto.
Selezionando un distributore, hai accesso alla scheda che riporta orari d’apertura (che puoi confermare o meno), servizi e prezzi aggiornati di tutti tipi di carburante. Più in basso, trovi le modalità di pagamento e le valutazioni del distributore.
In questo modo, potrai andare sul sicuro e recarti presso il distributore più economico e adatto al tuo viaggio.
➡️ Prezzi Benzina è disponibile su Google Play e App Store.
Risparmio all’estero: ecco alcune app da consultare
Se la tua vacanza sarà invece all’estero, potresti aver bisogno di qualche accortezza in più per non spendere troppo in alcuni servizi quotidiani, come la tua offerta mobile o la tua carta di pagamento.
Per questo abbiamo selezionato qualche opzione perfetta per te ⬇️
App
Caratteristiche
💳 Per pagare e prelevare all’estero ✔️ Zero commissioni con il cambio valuta
📲 Scopri di più su Google Play e App Store
📱 Per i tuoi GIGA UE 🏠 Per la tua assicurazione casa ✔️ Confronto offerte e passaggio in pochi tap
📲 Scopri di più su Google Play e App Store
Hype
Se sei all’estero e non vuoi incorrere in spese extra dovute alle commissioni di cambio valuta, occorre innanzitutto controllare quali commissioni estere ha il tuo conto corrente.
In alternativa, puoi aprire Hype, conto di pagamento digitale appartenente a Banca Sella.
Facile da usare grazie alla sua app, Hype distingue in 3 piani differenti:
Un conto Hype gratuito.
Un conto Hype Next, 2,90€ al mese.
Un conto Hype Premium, a 9,90€ al mese.
Con il conto Premium di Hype puoi effettuare prelievi e pagamenti in valuta estera a commissioni zero.
Con il conto Hype Next, invece, puoi anche prelevare gratuitamente senza commissioni di cambio.
Andiamo ad approfondire meglio quali sono le caratteristiche dei 3 conti:
Conto
Caratteristiche
Conto Hype
💸 Gratuito ✔️ Salvadanaio tramite box risparmi ✔️ Cashback online per gli acquisti tramite app HYPE
Conto Hype Next
💸 2,90€/mese ✔️ Salvadanaio tramite box risparmi ✔️ Cashback online via app ✔️ Prelievi e bonifici istantanei gratuiti ✔️ Ricarica all’istante gratis e senza limiti ⭐ Prelievi gratis all’estero
Conto Hype Premium
💸 9,90€/mese ✔️ Salvadanaio tramite box risparmi ✔️ Cashback online via app ✔️ Prelievi e bonifici istantanei gratuiti ✔️ Ricarica all’istante gratis e senza limiti ⭐ Prelievi e pagamenti gratis all’estero ⭐ Assicurazione su viaggi e spese mediche
💡 Con il conto Hype Premium puoi anche assicurare il tuo viaggio, garantendo il Fast Track in numerosi aeroporti, il rimborso per lo smarrimento bagaglio o il ritardo del volo.
➡️ Hype è disponibile in su Google Play e App Store.
Switcho
Stai per partire per una località in Europa e vorresti avere un’offerta mobile con più GIGA UE? A questo ci pensiamo noi di Switcho 😎
Ecco come fare:
Utilizzando il nostro servizio mobile, scegli il numero di GIGA (disponibili in Italia).
Una volta mostrate le migliori offerte per il numero di GIGA indicati, fai tap sul tasto dettagli.
A questo punto vedrai i GIGA UE per ciascuna offerta.
Una volta individuata l’offerta con i GIGA UE più adatta a te, in qualche tap sarà tua 😉
💡 Durante il tuo viaggio, che sia all’estero o no, meglio proteggere la propria casa da furti o altri problemi che possano presentarsi in tua assenza. Anche questo puoi farlo risparmiando, sempre con Switcho: scopri con noi alcune offerte convenienti per l’assicurazione casa.
➡️ Se ancora non l’hai fatto, scarica la nostra app su Google Play e App Store 🤓
App per risparmiare durante il soggiorno
Mare o vacanza culturale? Indipendentemente dalla tua scelta, abbiamo pensato ad alcune app per goderti al massimo la tua permanenza senza problemi e… senza incombenze 😉 Vediamole insieme:
App
Caratteristiche
🌊 Per le vacanze al mare ✔️ Comparazione e prenotazione degli ombrelloni più economici
📲 Scopri di più su Google Play e App Store
🏛️ Per le vacanze nelle grandi città ✔️ Attività per ogni budget (anche zero)
📲 Scopri di più su Google Play e App Store
Where is the toilet
🧻 Per i tuoi bisogni, ovunque tu sia ✔️ Segnalazione dei bagni pubblici
📲 Scopri di più su Google Play e App Store
Spiagge.it
Grazie a quest’app puoi evitare quelle lunghe camminate sotto il sole per trovare un posto economico al lido, grazie a Spiagge.it.
Spiagge.it è il servizio di prenotazione e comparazione online di ombrelloni che mappa più di 2.000 stabilimenti balneari in tutta Italia.
Vediamo come funziona: innanzitutto accedi e seleziona i giorni e la località in cui vorresti prenotare il tuo ombrellone.
A questo punto ti uscirà una schermata con tutti i tuoi risultati, che puoi filtrare:
Per prezzo minimo e per prezzo massimo.
Per tipologia di spiaggia (sabbia, ciottoli, scogli o prato).
Per accessibilità.
Per la presenza di bar o ristoranti.
Per servizi extra, come le cabine, il WiFi, l’accesso agli animali e tanto altro.
Per la presenza di servizi benessere o di attività all’aperto.
Ecco come fare:
💡 Puoi anche ordinare i risultati per prezzo crescente o descrescente: nel primo caso vedrai subito i lidi più convenienti della zona!
Una volta selezionato lo stabilimento che fa più per te, ti appare una scheda descrittiva del lido che riporta il prezzo per giornata, i servizi disponibili, le informazioni utili e le condizioni di cancellazione.
Andando su “Prenota ora”, puoi selezionare direttamente dalla mappa l’ombrellone che preferisci. In seguito ti apparirà il totale da pagare e l’eventuale aggiunta di lettini. Una volta confermato il pagamento, non resta che rilassarti e goderti i raggi del sole ☀️
➡️ Spiagge.it è disponibile in versione desktop, su Google Play e App Store.
Civitatis
Se stai programmando una vacanza in una grande città, uno dei fattori di costo più importanti potrebbe essere proprio l’organizzazione di tour guidati e delle varie attrazioni.
Civitatis è l’app che ti permette di prenotare attività in numerose città, anche a costo zero.
Una volta selezionata la città da visitare dalla home, ti apparirà una lista di attività da svolgere. Queste possono essere filtrate:
Per durata.
Per categorie (visite guidate, biglietti, spettacoli, escursioni, giri in barca, gastronomia, tour aerei, trasporti).
Per caratteristiche (cancellazione gratuita, accessibilità, pick up in hotel, ammissione degli animali).
Per fascia di prezzo.
Ma come trovare le soluzioni più economiche? Basta filtrare per fascia di prezzo: a titolo gratuito puoi trovare alcuni free tour, ovvero percorsi guidati gratuiti per la città. L’unico costo, in questi casi, sarà un’offerta a piacere alla guida che ti accompagnerà nel percorso.
💡 Tramite quest’app puoi selezionare free tour all’estero anche in lingua italiana!
➡️ Civitatis è disponibile in versione desktop, su Google Play e App Store.
Where is the toilet
Ti sembrerà strano, ma quante volte in vacanza ti sarà capitato di dover prendere un caffè per usare il bagno? Ecco, c’è un servizio che ti aiuta a risparmiare proprio sui tuoi bisogni 😉
Where is the toilet è l’app che mostra, attraverso una mappa, i bagni più vicini a te.
I bagni mostrati sono contrassegnati in questo modo:
In verde quelli gratuiti (addio al caffè obbligatorio).
In giallo quelli appartenenti a bar o ristoranti.
In viola quelli a pagamento.
Selezionandone uno, puoi osservarlo meglio grazie all’elenco dei servizi (per esempio, la presenza di fasciatoi), alle foto e alle recensioni degli utenti. Una vera e propria guida alla toilette.
➡️ Where is the toilet è disponibile su Google Play e App Store.
Ora che conosci tutte le app che ti permettono di risparmiare denaro e tempo in viaggio – anche le più insospettabili – ti auguriamo di passare una vacanza in pieno relax e senza pensieri 😎
Vuoi far fruttare i tuoi risparmi depositandoli su un conto che ti garantisce una certa percentuale di interessi annui? Allora il conto deposito può essere il prodotto finanziario che fa al caso tuo.
Qui trovi alcune simulazioni per darti l’idea di quale può essere il rendimento annuale dei migliori conti deposito, calcolato su diverse casistiche. Prima di iniziare, però, occorre conoscere la differenza tra:
Conto deposito vincolato: non consente il prelievo del tuo denaro prima della fine del vincolo temporale.
Conto deposito svincolabile: prevede un vincolo temporale ma consente di prelevare i soldi depositati per intero o in parte. Talvolta ciò comporta la diminuzione del tasso di interesse o la perdita degli interessi maturati.
Conto deposito libero: non presenta un limite di tempo, i soldi possono essere recuperati facendone richiesta alla banca.
QUALE ARCO TEMPORALE TI INTERESSA?
Rendimento conto deposito con vincolo temporale di 2 anni
Se non credi di dover accedere ai tuoi risparmi a breve puoi optare per un contratto più duraturo e con tassi di interesse e rendimenti più alti.
Facendo un esempio su €10.000, questi sono i rendimenti che puoi aspettarti con vincolo di 24 mesi (ma alcuni conti arrivano anche a 3 anni):
Offerta
Rend. netto
Dettagli
Conto deposito Illimity Premium – non svincolabile
Capitale € 10.000, 24 mesi
€ 581,6
Tasso di int. lordo: 4,20%
⚠️ Non svincolabile 💸 Imposta di bollo: 0,20% annuo ✔️ Apertura e chiusura: 0€ ✔️ Canone c/c: 7€ ✔️ Liquidazione interessi: fine vincolo o annuale ✔️ Capitale min: 1.000€ ✔️ Capitale max: 20mln €
* Svincolo parziale: rimane il tasso sulle somme residue. Svincolo totale: tasso 0%.
➡️ Puoi consultare l’elenco completo dei conti deposito qui
Rendimento conto deposito con vincolo temporale di 1 anno
Il vincolo di 12 mesi consente di avere tassi di interesse un po’ meno consistenti rispetto al vincolo di 2 anni. Ecco qui cosa puoi aspettarti di ottenere se decidi di vincolare €10.000:
Offerta
Rend. netto
Dettagli
Conto deposito Tinaba Premium
Capitale € 10.000, 12 mesi
€ 314,5
Tasso di int. lordo: 4,50%*
✔️ Svincolabile** 💸 Imposta di bollo gratuita ✔️ Apertura e chiusura: 0€ ✔️ Canone c/c: da 3,99€ ✔️ Liquidazione interessi: fine vincolo ✔️ Capitale min: 1.000€ ✔️ Capitale max: 10mln €
*Promo disponibile solo accreditando lo stipendio. ** Svincolo parziale: rimane il tasso sulle somme residue. Svincolo totale: tasso 0%.
Conto deposito Tinaba Start
Capitale € 10.000, 12 mesi
€ 296
Tasso di int. lordo: 4,00%*
✔️ Svincolabile** 💸 Imposta di bollo gratuita ✔️ Apertura e chiusura: 0€ ✔️ Canone c/c: 0€ ✔️ Liquidazione interessi: fine vincolo ✔️ Capitale min: 1.000€ ✔️ Capitale max: 10mln €
*Promo disponibile solo accreditando lo stipendio. ** Svincolo parziale: rimane il tasso sulle somme residue. Svincolo totale: tasso 0%.
* Svincolo parziale: rimane il tasso sulle somme residue. Svincolo totale: tasso 0%.
Conto deposito Banca CF+ – non svincolabile
Capitale € 10.000, 12 mesi
€ 276
Tasso di int. lordo: 4,00%
⚠️ Non svincolabile 💸 Imposta di bollo: 0,20% annuo ✔️ Apertura e chiusura: 0€ ✔️ Canone c/c: 0€ ✔️ Liquidazione interessi: trimestrale o annuale ✔️ Capitale min: 10mila € ✔️ Capitale max: nessun limite
➡️ Puoi consultare l’elenco completo dei conti deposito qui
Rendimento conto deposito con vincolo temporale di 6 mesi
Ipotizziamo che tu non voglia vincolare per troppo tempo i tuoi risparmi perché pensi di poterne aver bisogno. Esistono soluzioni con vincoli di soli 6 mesi, anche se con tassi di interesse inferiori.
Qui trovi alcuni esempi calcolati su un capitale di €10.000:
✔️ Svincolabile** 💸 Imposta di bollo gratuita ✔️ Apertura e chiusura: 0€ ✔️ Canone c/c: 0€ ✔️ Liquidazione interessi: fine vincolo ✔️ Capitale min: 1.000€ ✔️ Capitale max: 10mln €
*Promo disponibile solo accreditando lo stipendio. ** Svincolo parziale: rimane il tasso sulle somme residue. Svincolo totale: tasso 0%.
➡️ Puoi consultare l’elenco completo dei conti deposito qui
Rendimento conto deposito senza vincolo temporale
Se l’idea del vincolo temporale proprio non ti va giù, sappi che esistono anche opzioni di conti deposito liberi: ti permettono, cioè, di recuperare i tuoi soldi se dovessi averne bisogno. Qui ne trovi alcuni esempi, in simulazioni che partono da un capitale di €10.000:
* L’offerta è valida per un anno, trascorso il quale il tasso passa all’1%. Il prelievo del capitale è possibile in qualsiasi momento tramite bonifico o giroconto su c/c.
* L’offerta non prevede limiti temporali e lo svincolo è possibile tramite bonifico. ** Conto deposito alimentabile successivamente con versamenti di max 1500€/mese.
➡️ Puoi consultare l’elenco completo dei conti deposito qui
Hai trovato delle soluzioni interessanti ma vuoi prima capire meglio come funzionano i conti deposito? Ti diamo una mano noi 😇 Qui di seguito scoprirai tutto ciò che serve per fare una scelta informata.
Cos’è un conto deposito (o conto di risparmio)?
Il conto deposito è un prodotto bancario simile al classico conto corrente, con la differenza che serve unicamente a depositarvi del denaro – senza compiere alcuna operazione bancaria – al fine di maturare degli interessi.
Si tratta di una tipologia di investimento dei risparmi a basso rischio perché garantisce i rendimenti stabiliti nel contratto, al contrario di molte altre forme di investimento dove il ritorno dipende dalle oscillazioni del mercato e non è prevedibile.
Tra i suoi vantaggi ci sono anche la semplicità e la comodità: se hai dei risparmi da parte ma non ti senti abbastanza ferrato/a con gli investimenti, questa soluzione potrebbe essere un primo passo per iniziare ad avere qualche rendita. Tutto ciò che devi fare è trovare il migliore conto deposito per te e scegliere la somma da depositarvi, al resto penserà la banca.
Per completezza di informazione ti avvisiamo che questo strumento finanziario non è certamente il più redditizio: esistono infatti tipologie di investimenti che promettono rendite maggiori, a discapito però della semplicità di attivazione e gestione.
CONTO DEPOSITO, IN BREVE
PRO
Semplice, sicuro, adatto ai neofiti
CONTRO
Poco redditizio rispetto ad altri investimenti
TIPOLOGIE
◾ Vincolato: non puoi prelevare il capitale per un certo lasso di tempo ◾ Svincolabile o libero: puoi prelevare il capitale se ne hai bisogno, talvolta con una diminuzione del tasso di interesse
INTERESSI
Gli interessi lordi sono di solito tra il 2% e il 5% del capitale investito, in base alla politica della banca
RISCHI
Pochi e limitati
CONSIGLIATO A CHI…
◾ Ha bassa propensione al rischio ◾ Cerca uno strumento finanziario semplice ◾ Vuole diversificare gli investimenti
⚠️ Il conto deposito non va confuso con il conto corrente: su quest’ultimo è possibile compiere operazioni come bonifici, pagamenti con carta, assegni, accredito stipendio e molto altro. Il conto deposito permette solo il trasferimento di denaro in entrata e in uscita.
Perché valutare un conto deposito per i tuoi risparmi?
La necessità di ottenere una rendita dai propri risparmi è legata al concetto di inflazione, ovvero l’aumento dei prezzi generalizzato che rende più costoso mantenersi e concedersi qualche svago. Se il costo della vita aumenta, a parità di risorse economiche il tuo potere d’acquisto diminuisce.
Come evitare che la tua liquidità venga erosa dall’inflazione? Occorre trovare il modo di mettere a frutto i risparmi per ottenere un guadagno o, per lo meno, compensare il caro vita. Il conto deposito è un’opzione da considerare.
In questa immagine puoi notare come, grazie a un conto deposito, diminuisca notevolmente la perdita di poter d’acquisto dovuta all’inflazione 👇
💡 Nel panorama attuale, i conti deposito permettono di compensare parzialmente l’inflazione e sono quindi una valida alternativa al semplice conto corrente.
Meglio un conto deposito vincolato, svincolabile o libero?
Vincolato
Non consente il prelievo del tuo denaro prima della fine del vincolo temporale.
Svincolabile
Prevede un vincolo temporale ma consente di prelevare i soldi depositati per intero o in parte. Talvolta ciò comporta la diminuzione del tasso di interesse o la perdita degli interessi maturati.
Libero
Non presenta un limite di tempo, i soldi possono essere recuperati facendone richiesta alla banca.
Ora la domanda sorge spontanea: perché mai dovrei vincolare i miei risparmi per 1, 2 o 3 anni? La risposta è semplice, per ottenere un maggiore rendimento. A fronte di un investimento più solido e duraturo, infatti, le banche sono disposte a concedere una maggiore percentuale di interesse.
👉 La soluzione più economicamente vantaggiosa è il conto deposito vincolato per un lungo periodo di tempo, ma la scelta dipende dalle tue esigenze del prossimo futuro. Se pensi di aver bisogno dei tuoi risparmi, considera che sciogliere il vincolo talvolta è impossibile, oppure può comportare una penale o la perdita di tutti gli interessi maturati fino a quel momento.
Interessi e rendimento del conto risparmio
Il tasso di interesse può essere di due tipi, gli stessi che si usano, ad esempio, per i mutui 👇
Fisso
Variabile
Il tasso resta uguale per tutta la durata del contratto
Il tasso varia in base all’indice scelto dalla banca, ad esempio potrebbe seguire l’indice FOI che definisce l’inflazione
La periodicità con cui vengono corrisposti gli interessi dipende dalla politica della banca ed è esplicitato sul contratto.
Esistono principalmente due soluzioni di capitalizzazione degli interessi:
Interessi corrisposti periodicamente, ad esempio con cadenza mensile, trimestrale o annuale → in questo caso possono essere reinvestiti per ottenere un ulteriore rendimento.
Interessi corrisposti in un’unica soluzione al termine del vincolo.
Considera poi che alcune banche riconoscono interessi anticipati (calcolati, ad esempio, sui 6 mesi successivi), mentre altre li corrispondono solo al termine del periodo di riferimento.
Costi dei conti deposito: imposta di bollo, tasse e altro
Imposta di bollo 0,2% dell’importo depositato
Uguale per tutti ma talvolta pagata dalla banca
Tasse 26% degli interessi maturati
Uguale per tutti
Apertura conto e spese di gestione
Dipende dal contratto
Rendiconto e comunicazione dalla banca
Dipende dal contratto
Penale per svincolo
Dipende dal contratto
Aprire un conto deposito è un’operazione generalmente gratuita, così come il versamento sul conto o dal conto. Esistono però dei costi che non dipendono dalla banca perché stabiliti per legge, in particolare:
Imposta di bollo per il conto deposito: è pari allo 0,2% dell’importo depositato e va pagata annualmente. Di solito questa operazione viene gestita direttamente dalla banca per tuo conto attingendo dalla somma presente sul conto. Ci sono anche alcune banche che, come strategia promozionale, scelgono di pagare l’imposta di bollo al posto dei clienti.
Tasse: si tratta del 26% degli interessi maturati. Facciamo un esempio: hai depositato € 10mila con un interesse al 3%, ti spettano quindi 300 € di guadagno. A questa cifra va però sottratto il 26% di tasse, per un guadagno netto di 222 € (300 €-78 €).
💡 Nel mettere diversi conti deposito a confronto va considerato che il rendimento reale va calcolato al netto delle tasse e dell’imposta di bollo. Per questo si parla di rendimento netto, che è diverso da quello lordo.
Vanno considerate anche eventuali spese di rendicontazione o comunicazione da parte della banca, che generalmente sono pari a zero se si opta per riceverle via email. Infine devi valutare anche le penali per l’eventuale prelievo della somma investita prima della scadenza del vincolo temporale, se opti per un contratto con vincolo temporale.
I conti deposito sono sicuri?
Rispetto ad altre forme di investimento, i conti deposito garantiscono un buon livello di sicurezza.
Tuttavia è possibile identificare alcuni rischi, inevitabili quando si decide di investire:
📉 FALLIMENTO DELLA BANCA In questo caso, di norma, sarebbe impossibile riappropriarsi della somma investita e dei relativi investimenti. Fortunatamente però esiste il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), che salvaguarda gli investitori restituendo fino a € 100mila per ogni intestatario in caso di fallimento dell’istituto bancario. Il rimborso avviene entro 7 giorni lavorativi dal provvedimento di liquidazione coatta amministrativa della banca.
L’adesione al fondo è obbligatoria per le banche italiane e per le banche extracomunitarie che operano in Italia e non aderiscono a un fondo simile nel loro paese. Per le banche comunitarie l’adesione è facoltativa, ma in ogni caso devono aderire al fondo del loro paese che sarà simile al FITD, come da Direttiva Comunitaria 2009/14/CE.
⚠️ In caso di deposito superiore a € 100mila (se l’intestatario è unico) il rischio è di perdere la somma eccedente questa soglia: in tal caso è consigliabile differenziare l’investimento scegliendo diversi prodotti finanziari e diverse banche.
💻 SICUREZZA INFORMATICA Come per tutte le operazioni svolte online, uno dei rischi da mettere in conto è la possibilità che qualcuno acceda al conto e compia disposizioni senza il nostro permesso. Con gli standard di cybersecurity moderni si tratta di un’eventualità rara ma non impossibile, che in ogni caso riguarda anche qualsiasi conto corrente.
🔄 VARIAZIONE DELLE NORMATIVE Anche questo è un rischio condiviso da qualsiasi forma di investimento: qualora venissero modificate alcune delle leggi che regolamentano o tutelano le operazioni, cambierebbe l’eventuale rischio dell’investimento.
💡 La differenza con molti altri strumenti finanziari è che, nel caso del conto deposito, gli interessi sono stabiliti dal contratto e quindi assicurati. Altre forme di investimento, per quanto potenzialmente più redditizie, possono invece comportare la perdita anche totale della somma investita.
Il conto risparmio conviene? Vantaggi e svantaggi
Arrivati a questo punto possiamo iniziare a tirare le somme: quali sono i pro e i contro dei conti deposito? A chi conviene scegliere questo strumento finanziario?
✅ VANTAGGI
❌ SVANTAGGI
Rendimento sicuro e stabile nel tempo, tutelato dal FITD entro € 100mila
Meno redditizi di altre forme di investimento, il rendimento potrebbe essere inferiore al tasso di inflazione
Semplice da attivare, anche per i neofiti
Penale o perdita degli interessi in caso di prelievo del capitale da un conto vincolato
Somma investita e durata temporale personalizzabili entro certi limiti
Per aumentare il guadagno bisogna vincolare il capitale per diversi anni
Per le sue caratteristiche, il conto deposito risulta particolarmente indicato a:
Risparmiatori alle prime armi che non si sentono pronti ad effettuare investimenti di altro tipo per via della poca conoscenza della materia;
Persone con bassa propensione al rischio, che preferiscono un rendimento sicuro, seppur ridotto, a un investimento più rischioso;
Risparmiatori che vogliono differenziare il rischio investendo parte del loro capitale in uno strumento finanziario stabile per compensare il rischio derivante da altre forme di investimento.
In sintesi, se guardiamo solo al rendimento, i conti deposito non sono tra le forme di investimento più convenienti. Tuttavia per molti italiani inesperti o reticenti a buttarsi in investimenti rischiosi rappresentano un buon punto di partenza – sicuramente più vantaggioso che un semplice conto corrente.
Come scegliere il conto deposito migliore per te
È consigliabile mettere a confronto diversi conti deposito valutando per ciascuno i tassi di interesse, la presenza o meno di vincoli, le modalità di restituzione degli interessi ed eventuali soglie minime di investimento richieste.
Prima di compiere la tua scelta, ti invitiamo a ragionare su queste domande:
❓ PENSI DI AVER BISOGNO DEI TUOI RISPARMI NEL PROSSIMO FUTURO? Se stai pianificando una spesa importante, come un viaggio o una casa, forse non è il caso di vincolare i tuoi risparmi. Considera diversi scenari, anche pensando ai prossimi 2 o 3 anni, prima di fare la tua scelta.
❓ QUANTI SOLDI PUOI INVESTIRE? Ricorda di tenere svincolato un fondo di emergenza per far fronte a eventuali spese impreviste. Questa somma dovrebbe consentirti di vivere per 3-6 mesi senza problemi in caso di perdita o riduzione delle tue entrate.
Se la somma che rimane è consistente, puoi anche valutare di differenziare l’investimento dividendola tra un fondo pensione e altri strumenti finanziari.
❓ A CHE TIPO DI BANCA VUOI AFFIDARTI? Abbiamo visto che il conto deposito è uno strumento finanziario generalmente sicuro, ma occorre considerare l’affidabilità e la stabilità di ciascuna banca. Prima di farsi abbagliare da tassi di interesse molto alti, ti consigliamo di valutare l’istituto di credito, la sua solidità e l’eventuale gruppo che lo possiede. Puoi anche controllare che la banca aderisca al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi a questo link.
👉 Infine, ti invitiamo a leggere sempre con la massima attenzione le condizioni contrattuali proposte dalla banca così da evitare spiacevoli costi nascosti o clausole sfavorevoli.
Apertura conto deposito: come fare e requisiti
Puoi aprire un conto deposito se sei:
Maggiorenne;
Residente in Italia;
Titolare di un conto corrente in Italia (in alcuni casi, anche presso un’altra banca).
La procedura è semplice dato che ormai molte banche permettono di fare tutto online. Sarà sufficiente compilare la richiesta sul sito web della banca inserendo i dati necessari. Ti sarà poi inviato un contratto da firmare e dovrai presentare un documento di riconoscimento e il codice fiscale. Se il conto deposito è cointestato, i dati devono essere forniti per ciascun intestatario.
A questo punto dovrai confermare l’apertura del conto effettuando un primo bonifico, anche di modesta entità, entro i tempi comunicati dalla banca. Una volta ricevuto correttamente, il conto sarà ufficialmente attivo.
Passa all’azione 😎
Dopo questa panoramica completa sui conti deposito hai deciso di aprirne uno? Allora non ti resta che scegliere il più adatto alle tue esigenze.
In questa tabella trovi riassunte alcune delle opzioni presenti ad oggi sul mercato, con la stima di rendimento calcolata su un capitale di €10.000, su un arco temporale di 12 mesi. Per aprire un conto deposito ti basta cliccare su “Attiva” e completare l’operazione sul sito della banca 😉
Conto
Tasso
Rend. netto
Vincolo
Conto deposito Tinaba Premium
4,25%
€ 314,5
Svincolabile
Attiva
Conto deposito Tinaba Start
4,00%
€ 296
Svincolabile
Attiva
Banca Progetto – Conto Key non svincolabile
4,25%
€ 294,5
Non svincolabile
Attiva
AideXa – X Risparmio
4,25%
€ 294,5
Svincolabile
Attiva
Cherry Bank vincolato
4,00%
€ 276
Non svincolabile
Attiva
Conto corrente BBVA
4,00%
€ 276
Libero
Attiva
Conto deposito Banca CF+ – non svincolabile
4,00%
€ 276
Non svincolabile
Attiva
AideXa – X Risparmio Libero
4,00%
€ 276
Libero
Attiva
Cherry Bank libero (Cherry Recall)
3,50%
€ 239
Libero
Attiva
Banca Progetto – Conto Key svincolabile
3,25%
€ 220,5
Svincolabile
Attiva
ING Conto Arancio
3,00%
€ 202
Libero
Attiva
Conto deposito Findomestic
3,00%
€ 202
Libero
Attiva
Conto deposito Illimity Premium – non svincolabile
2,90%
€ 202
Non svincolabile
Attiva
Conto deposito Illimity Classic – non svincolabile
Vuoi fare quel viaggio che tanto aspetti ma non riesci a mettere da parte abbastanza soldi? Forse l’utilizzo di un salvadanaio digitale online può venire in tuo aiuto! 💸
Ci sono numerose opzioni per un salvadanaio virtuale: in questo articolo troverai diversi consigli sul loro funzionamento e scoprirai tutti i vantaggi di avere un alleato digitale al risparmio.
Se il salvadanaio digitale è lo strumento che ti mancava, ecco alcune cose che devi sapere:
Puoi risparmiare senza accorgertene con il resto della spesa o impostando una cifra fissa da versare.
Potresti già avere un salvadanaio digitale nell’app della tua banca o nella tua app di pagamento di fiducia 🎉
Attenzione a non confondere il salvadanaio virtuale con un conto deposito!
Prima di mettere da parte i soldi vuoi controllare al meglio le tue spese per la casa? Valuta quanto convengono le tue offerte attive con Switcho!
Cosa è un salvadanaio digitale
Prima che ti armi di un martello, sappi che non c’è nessun maialino da rompere! 🐖🔨 Il salvadanaio virtuale corrisponde al nostro amico di ceramica, ma si trova online ed è collegato alle tue finanze digitali.
Non è un conto corrente a parte, e vedremo più avanti che non è nemmeno un conto deposito. Il salvadanaio digitale online si collega al tuo conto bancario e, semplicemente, accantona i soldi che versi per avere un paracadute in futuro o per raggiungere i tuoi obiettivi.
Come funziona un salvadanaio virtuale
Le varie opzioni di salvadanaio virtuale permettono un risparmio su misura. Ecco cosa c’è da sapere sul loro funzionamento:
I salvadanai online sono servizi app oppure, più raramente, possono avere anche una versione web.
Con alcune app puoi creare diversi salvadanai, ognuno per ogni obiettivo.
Puoi scegliere di mettere una somma ogni volta che vuoi, di contribuire con una quantità fissa ricorrente, oppure di arrotondare con il resto della spesa. Insomma, anche gli spiccioli fanno la differenza!
Devi fare un regalo di gruppo e non sai come raccogliere il denaro? Molte app danno l’opportunità di creare un salvadanaio condiviso. Basta inviare il link del salvadanaio ai tuoi amici e loro potranno cliccare sull’opzione per contribuire.
Se è arrivato il momento di usare i soldi accantonati, puoi decidere ogni volta che vuoi di trasferire la somma raggiuntasul tuo conto.
I diversi tipi di conto salvadanaio
Se vuoi iniziare a risparmiare utilizzando un salvadanaio online, sappi che potresti provarlo in diverse app che già possiedi. Il salvadanaio virtuale, infatti, è sempre più un’opzione integrata in vari servizi finanziari.
Ecco qui i tipi di app salvadanaio che potresti già avere sul tuo smartphone:
🏦 Il salvadanaio della tua banca: tante sono le app di mobile banking che permettono anche di mettere da parte denaro. In questo caso, avresti il vantaggio di gestire tutte le tue finanze in un solo posto.
💳 Il salvadanaio dei conti di pagamento: se invece disponi di conti di pagamento non gestiti direttamente da una banca, sappi che anche queste app spesso hanno la funzione salvadanaio o box.
💵 Il salvadanaio delle app di pagamento: anche le app con cui paghi alcuni servizi hanno un loro salvadanaio. Perfetti per risparmiare a ridosso di ogni pagamento compiuto!
Risparmio con le 5 migliori app salvadanaio
Come abbiamo visto, ce n’è per tutti: hai una vasta scelta per selezionare il salvadanaio digitale che fa più per te. Noi abbiamo deciso di segnalare le 5 app che hanno un twist in più!
XME Salvadanaio di Intesa Sanpaolo Mobile
Se hai un conto corrente Intesa Sanpaolo e usi anche il servizio My Key, attraverso l’app Intesa Sanpaolo Mobile puoi attivare XME Salvadanaio.
Questo servizio permette di spostare manualmente le somme dal conto all’obiettivo impostato, mettere da parte un importo periodicamente o arrotondare dalle spese effettuate.
📦 Se sei un Amazon addicted, questo servizio fa per te: XME Salvadanaio può convertire il tuo obiettivo in un Buono Amazon dal valore del 3% in più!
Il salvadanaio virtuale di Intesa Sanpaolo è disponibile a un piccolo importo mensile. Puoi attivare XME Salvadanaio a un canone di 0,50 €al mese, che va ad aggiungersi al canone mensile del conto corrente scelto.
0,50 €/mese + canone del conto corrente (fino a 8,50€/mese)
Salvadanaio condiviso
No
Caratteristiche particolari
Conversione in Buoni Amazon con il 3% del valore in più
XME SALVADANAIO: PRO E CONTRO
✅ Gestione integrata di tutte le finanze
✅ Conversione in Buoni Amazon con un valore del +3%
❌ Costo aggiuntivo al conto di 0,50 €/mese
❌ Nessun salvadanaio condiviso
Se hai un conto corrente Intesa SanPaolo, l’app è disponibile su Play Store, App Store, AppGallery.
I Progetti di spesa di Illimity
Anche la giovane banca Illimity è dotata di funzioni salvadanaio, che sull’app prendono il nome di Progetti di spesa, con cui puoi selezionare un importo da raggiungere e, in modo facoltativo, entro quale data farlo.
Come gli altri sistemi, anche il salvadanaio di Illimity può essere alimentato tramite un deposito periodico, l’arrotondamento delle spese o un versamento spontaneo.
🎁 Se apri un Progetto con Illimity, sappi che a fine anno riceverai un regalo: la banca infatti contribuisce al tuo obiettivo riconoscendoti un tasso di interesse lordo annuo dello 0,5% delle somme già accantonate!
📦 Ma non solo, se utilizzerai il tuo progetto per acquistare un Buono Amazon, il salvadanaio di Illimity ne aumenterà il valore dell’1%.
Il Progetto di Spesa è solo una delle opzioni offerte dal conto corrente Illimity per la gestione delle finanze. Puoi scegliere se attivare un Conto Classic o Premium rispettivamente a 3 o 7 € mensili: entrambi includono anche un conto deposito con diversi tassi di interesse.
Tasso di interesse dello 0,5% a fine anno, conversione in Buoni Amazon con l’1% del valore in più
PROGETTI SPESA DI ILLIMITY: PRO E CONTRO
✅ Gestione integrata di tutte le finanze
✅ Conversione in Buoni Amazon con un valore del +1%
✅ Tasso di interesse dello 0,5% a fine anno
❌ Conto corrente a pagamento
❌ Nessun salvadanaio condiviso
Illimity è scaricabile da Google Play Store, App Store e AppGallery.
Revolut: il salvadanaio virtuale in 36 valute
Se invece hai un conto di pagamento Revolut puoi dare un’occhiata al suo salvadanaio virtuale.
Si possono creare diversi fondi – fino a 100nel piano Standard – sulla base di vari obiettivi. Anche qui hai la possibilità di risparmio automatico, manuale o nella funzione spiccioli, con cui arrotondare il resto della spesa.
💱 Vorresti usare il denaro in paesi lontani? Con il salvadanaio di Revolut puoi risparmiare in ben 36 valute diverse!
🤝Chi trova un amico, trova un tesoro: puoi creare salvadanai in condivisione con tutti i tuoi amici!
Oltre al salvadanaio digitale, in base al piano scelto, con Revolut puoi effettuare pagamenti, bonifici, scambiare denaro e fare investimenti in diverse valute. L’abbonamento a Revolut può essere gratuito per il piano Standard o arrivare fino a 45 € al mese per il conto Ultra.
Gratuito + canone mensile variabile (fino a 45 €/mese)
Salvadanaio condiviso
Sì
Caratteristiche particolari
Risparmio in 36 valute diverse
PRO E CONTRO DI REVOLUT
✅ Salvadanaio condiviso
✅ Salvadanaio in 36 valute diverse
❌ Canone mensile di 45 €/mese per il piano Revolut Ultra
Scarica l’app su Play Store, App Store e AppGallery.
HYPE e i box salvadanaio e obiettivo
Conto di pagamento appartenente a BancaSella, l’app di Hype vanta ben 2 funzioni salvadanaio diverse, chiamate Box:
🪂 Se desideri semplicemente accantonare denaro per un avere un paracadute in futuro, allora puoi selezionare il box Salvadanaio. Con il box Salvadanaio puoi depositare ogni volta che vuoi, risparmiare per arrotondamento oppure scegliere una cifra da accantonare in modo automatico e periodico.
🎯 Vuoi invece smettere di rimandare la ristrutturazione di casa e mettere da parte una somma entro un anno? Allora il box Obiettivo è ciò che fa più per te. Con questo puoi impostare la somma da raggiungere, entro quale data e la frequenza con cui depositare denaro: Hype allora calcolerà in automatico e sposterà periodicamente la quantità necessaria per arrivare a quella cifra in tempo.
La quantità di box utilizzabili dipende dal conto HYPE che si possiede: può variare da 2 box con il piano HYPEgratuito fino a 20 box per i piani HYPE Next o Premium, il cui costo è di 9,90 euro al mese. Inoltre, puoi decidere di mettere in pausa e riattivare i box ogni volta che vuoi!
Gratuito + canone mensile variabile (fino a 9,90 €/mese)
Salvadanaio condiviso
No
Caratteristiche particolari
Salvadanaio per risparmio e Salvadanaio per obiettivo
I BOX DI HYPE: PRO E CONTRO
✅ Salvadanai con impostazioni diverse
✅ Calcolo della somma periodica per raggiungere l’obiettivo
❌ Nessun salvadanaio condiviso
❌ Limite di salvadanai attivabili
HYPE è scaricabile da Google Play Store, App Store e AppGallery, accessibile anche da PC con la Web App.
Il salvadanaio di Satispay con Cashback
Satispay, app di pagamento, dà la possibilità di risparmiare attraverso il suo salvadanaio virtuale.
Come con le altre app, puoi raccogliere un importo in modo ricorrente o arrotondare il resto di ogni acquisto effettuato.
Anche con Satispay puoi creare un fondo con i tuoi amici: i salvadanai, infatti, possono essere personali oppure condivisi.
💰 Ricevi il Cashback e non te ne accorgi? Puoi contribuire al salvadanaio virtuale di Satispay anche mettendo da parte il Cashback ricevuto.
Oltre all’opzione salvadanaio, Satispay ha numerose funzioni di pagamento virtuale: puoi pagare in negozio, online, effettuare ricariche telefoniche, oltre che bollettini, MAV e avvisi della Pubblica Amministrazione.
Se vuoi semplificare ogni opzione di risparmio e pagamento, puoi scaricare e utilizzare Satispay gratuitamente!
L’app di Satispay è disponibile su Play Store, App Store e AppGallery.
Se vuoi risparmiare al meglio il tuo denaro, non dimenticare che con l’app di Switcho puoi gestire le tue finanze collegando il tuo conto bancario e controllando le tue spese in pochi tap 📱
Salvadanaio digitale vs Conto deposito: cosa scegliere?
Come abbiamo accennato, spesso si può far confusione tra un salvadanaio digitale e un più classico conto deposito. Se il salvadanaio online è, come abbiamo visto, uno strumento dove poter semplicemente accantonare denaro da poter spendere in futuro, il conto deposito ha una funzione più complessa.
Che cos’è un conto deposito
Il conto deposito è una forma di investimento con cui, a partire dal denaro che hai depositato, puoi maturare tassi di interesse. Quindi, diversamente dal salvadanaio digitale, nel conto deposito alla fine del periodo di accantonamento dei soldi la somma sarà aumentata.
A differenza del salvadanaio digitale, i conti deposito possono avere dei vincoli temporali che limitano l’accesso alla somma accantonata e agli interessi maturati. In base a queste limitazioni temporali, il conto deposito può essere:
Vincolato: Non consente il prelievo del tuo denaro prima della fine del vincolo temporale, che può durare da 6 mesi fino a diversi anni.
Svincolabile: Prevede un vincolo temporale ma consente di prelevare i soldi depositati per intero o in parte.
Libero: Non presenta un limite di tempo, i soldi possono essere recuperati facendone richiesta alla banca.
⚠️ Attenzione, però! Un conto deposito svincolabile o libero avrà un tasso di interesse inferiore rispetto a un conto deposito vincolato, che invece nel lungo periodo si rivela essere l’investimento economicamente più vantaggioso.
Inoltre, a differenza del salvadanaio digitale, il conto deposito richiede alcuni costi di natura fiscale, come un’aliquota del 26% sugli interessi lordi maturati e un’imposta di bollo dello 0,2% dell’importo depositato. Alcune banche, però, prendono a carico quest’ultima tassa.
Salvadanaio digitale vs Conto deposito: le principali differenze
Se ancora non sai se attivare un salvadanaio digitale o un conto deposito, ecco qui riassunte le principali differenze:
SALVADANAIO DIGITALE 💰
CONTO DEPOSITO 🏦
Prodotto non necessariamente bancario
Prodotto bancario
Forma di risparmio
Forma di investimento
Nessun tasso di interesse
Tasso di interesse variabile a seconda del piano scelto
Nessun vincolo temporale
Vincolo temporale di durata variabile o nessun vincolo temporale
Nessun costo fiscale
Tasse del 26% sugli interessi lordi maturati e possibile imposta di bollo dello 0,2%
Che sia per una vacanza, per le bollette, per l’auto o per un regalo, scegli il salvadanaio digitale che fa più per te!
👉 E se il salvadanaio non basta, ricordati di seguire i nostri consigli sulle buone pratiche di finanza personale, su come risparmiare sulla spesa e su come risparmiare sui costi di tutti i giorni.
Il Black Friday 2023 è alle porte 🛍️ Se da un lato per molti sarà l’occasione di concludere i primi acquisti natalizi a prezzi ribassati, dall’altro gli sconti del Black Friday nascondono insidie da cui è bene proteggersi.
Sconti fittizi, acquisti impulsivi e poca attenzione alla sicurezza informaticapossono trasformare l’entusiasmo per questa ricorrenza in sensi di colpa e pentimento. Per evitare tutto ciò, prosegui la lettura di questa guida e scopri con noi di Switcho come fare acquisti più consapevoli.
💡 Detto questo, se è il risparmio quello che cerchi, non possiamo che invitarti ad usare Switcho per risparmiare tempo e denaro su bollette, telefonia e assicurazione. 0% burocrazia e fregature, 100% digitale e gratuito 😎
Indice
Qualche dato sul Black Friday 2023
Secondo i dati dell’Osservatorio ShopFully, ben l’86% degli italiani (la percentuale più alta in Europa) si dedica allo shopping durante il weekend che va dal Black Friday al Cyber Monday, che quest’anno cadono rispettivamente il 24 e il 27 novembre.
Un’analisi di Coldiretti e Ixè svela che lo scontrino medio nel 2022 è stato di circa 169€ a testa, ma quest’anno potrebbe aumentare: il 68% degli italiani ha intenzione di spendere di più, secondo una ricerca di Shopify.
I dati Pwc svelano che solo 1 acquisto su 6 è programmato, mentre gli altri sono guidati dalle offerte trovate.
Per quanto riguarda i canali d’acquisto, molti consumatori si affidano ad internet, con un aumento degli acquisti da smartphone (66%), sia da app di shopping sia dai social (in primis, Instagram e Facebook).
I pericoli dell’acquisto impulsivo
I dati visti poco sopra parlano chiaro: il Black Friday porta con sé tanta attesa ed euforia, insieme alla voglia di spendere cifre più alte del normale e alla predisposizione a farsi influenzare dai social. Cosa mai potrebbe andare storto? 😅
Con queste premesse, è superfluo dire che i rischi per il nostro portafogli sono dietro l’angolo e che gli sconti ci portano spesso a comprare prodotti di cui non abbiamo davvero bisogno.
Oltre allo shopping impulsivo ci sono altri possibili pericoli a cui ti consigliamo di fare attenzione:
➡️ SCONTI FASULLI
L’effettiva convenienza dello sconto dipende dal prezzo iniziale: se quest’ultimo viene “gonfiato”, il prezzo finale potrebbe essere meno conveniente di quanto si creda. Un’analisi di Altroconsumo durante i passati Black Friday ha evidenziato come molti prodotti tech venissero scontati considerando come prezzo iniziale quello di listino, anche dopo molti mesi dal lancio sul mercato (il valore reale del prodotto, quindi, era già più basso di quello presentato).
➡️ OFFERTE NON IRRIPETIBILI (MA SPACCIATE COME TALI)
La stessa indagine di Altroconsumo spiega che molti sconti dedicati al Black Friday portano il prezzo vicino al minimo di mercato, senza però scendere ulteriormente. In altre parole, lo stesso prezzo si può spesso trovare anche in altri periodi dell’anno.
➡️ TRUFFE INFORMATICHE
Presi dal desiderio di comprare potremmo finire per prestare poca attenzione al sito da cui stiamo acquistando, magari dopo aver cliccato su una pubblicità. In questo periodo i truffatori sanno di avere ampio margine e mettono in atto truffe di ogni tipo. Tra le più diffuse, l’utilizzo di siti simili a quelli originali ma fasulli, o la promozione di prodotti con prezzi troppo convenienti per essere veri. E infatti, non lo sono 😅
➡️ PHISHING
Se hai fatto molti acquisti online, ti aspetti di ricevere email ed SMS dall’azienda. I truffatori giocano proprio su questa aspettativa per inviare email con link pericolosi che contengono malware o che portano su siti “cloni” di quelli originali in cui ti chiedono di immettere i tuoi dati.
Dietro gli acquisti: i segreti del marketing
Noi di Switcho siamo qui per aiutarti a tutelare il tuo conto in banca. Per questo vogliamo condividere con te alcuni trucchi del mestiere, gli stessi che ti portano a chiederti “Ma ne avevo davvero bisogno?” dopo aver comprato la qualunque online.
👉 Esatto, stiamo parlando delle tecniche di marketing che i brand adottano per invogliarti a comprare senza ragionarci troppo. Iniziamo!
Urgency: l’offerta limitata
Ti è mai capitato di trovare sui siti o newsletter dei timer come questo? ⬇️
Il countdown serve a creare quella che in gergo è chiamata “urgency“, ovvero il bisogno di acquistare in fretta, prima che l’offerta termini. Questo espediente crea un senso di ansia perché fa leva sulla paura, comunque a tutti, di lasciarsi sfuggire un’occasione (una sensazione che ha addirittura un nome ben preciso: FOMO, Fear of Missing Out).
💡 IL CONSIGLIO → durante il Black Weekend troverai sicuramente tanti timer a metterti pressione, tu mantieni la lucidità chiedendoti: “Cosa cambierà nella mia vita se non dovessi portare a termine questo acquisto?”. Spoiler, probabilmente nulla!
3×2 o bundle di prodotti
Questa tecnica di vendita è utilizzata tutto l’anno, ma in occasione del Black Friday trova terreno ancora più fertile nei consumatori ben disposti all’acquisto. Si basa sul fatto di offrire una serie di prodotti insieme a un prezzo minore rispetto alla somma dei singoli prezzi: l’azienda vende più articoli, e il consumatore fa un affare. Ma è davvero così?
In realtà può rivelarsi svantaggiosa qualora ci induca a comprare in quantità maggiore del necessario o prodotti che non ci servono, annullando così la convenienza. Ciò accade grazie a due leve psicologiche:
Elimina workload mentale, cioè semplifica l’acquisto, soprattutto nei casi in cui due prodotti siano effettivamente complementari. Invece che fare due scelte, ne basta una.
Sfrutta il coinvolgimento già in corso, cioè coglie il momento in cui si manifesta la nostra intenzione di acquistare per propinarci altri prodotti (non sempre utili).
Amazon, in questo campo, è un buon esempio:
💡 IL CONSIGLIO → valuta sempre ciò di cui hai davvero bisogno e considera di rinviare l’acquisto di eventuali ricariche o complementi al futuro, dopo aver testato il prodotto.
Box sorpresa o regalo in omaggio
A chi non piacerebbe ricevere una sorpresa o un omaggio da un brand particolarmente apprezzato?
L’omaggio consegnato a fronte di un limite minimo di spesa ha la capacità di far sentire speciale il consumatore, mentre per l’azienda significa una sola cosa: un carrello più alto.
La mystery box (o blind box) fa leva invece sul fattore sorpresa e sulla curiosità, ricreando quell’atmosfera unica derivante dallo scartare un regalo. L’azienda riesce così a liberarsi in un colpo solo di tanti prodotti invenduti (e se nessuno li ha comprati, a volte c’è un motivo!)
Come ben sappiamo, infatti, non tutti i regali “escono col buco” 😅 Al posto del classico paio di pantofole, in questo caso potresti ritrovarti con prodotti mal assortiti, troppo particolari per essere davvero utilizzati o addirittura scarti di magazzino.
Non ce ne voglia Amazon, ma lo prendiamo di nuovo a esempio:
💡 IL CONSIGLIO → se non puoi fare a meno del fattore sorpresa, meglio organizzarsi con un amico o un familiare per farsi reciprocamente un piccolo regalo, piuttosto che lasciare la scelta in mano al venditore.
Consigli per un Black Friday 2023 più consapevole
Le super offerte che ci vengono proposte continuamente via social, newsletter, SMS e su qualsiasi sito che visitiamo si sommano alle pubblicità in TV, ai cartelloni e ai volantini. In questo bombardamento, bisogna riuscire a selezionare attentamente gli acquisti per evitare spese pazze o persino pericolose, nel caso delle truffe.
💡 Ecco qualche metodo da tenere a mente:
➡️ VALUTA LA VERIDICITÀ DEL PREZZO DI PARTENZA
Per verificare i prezzi su Amazon puoi usare Keepa: ti basta aggiungere l’estensione al tuo browser per visualizzare, nella pagina prodotto, il grafico con l’andamento del prezzo negli ultimi mesi. Se magicamente il prezzo è cresciuto poco prima del Black Friday, probabilmente è stato gonfiato per poter poi applicare un super sconto.
➡️ PIANIFICA IL PIÙ POSSIBILE GLI ACQUISTI
Vagare per il web o nei negozi senza un elenco di cosa vuoi acquistare è il modo più semplice per incappare in acquisti superflui. Fai una lista precisa di cosa ti serve, magari includendo anche i regali di Natale, e cerca di limitare lo shopping non programmato. Questo ti aiuterà a rimanere in un budget accettabile.
➡️ CONFRONTA I PREZZI ONLINE E NEI NEGOZI FISICI
Per ottenere il maggior risparmio ti consigliamo di dedicare un po’ di tempo a un’analisi dei diversi siti e negozi fisici. Puoi aiutarti con strumenti come Doveconviene, Promoqui e Ultimoprezzo, che mostrano le offerte in corso delle principali catene.
➡️ CONTROLLA SEMPRE IL SITO E LA SUA CREDIBILITÀ
▪️ Verifica il dominio (ovvero l’URL che trovi in alto nella pagina) per non incappare in siti truffa. ▪️ Controlla anche i dati presenti nel footer in fondo alla pagina: spesso i siti di phishing non hanno un numero di telefono, la partita IVA o l’indirizzo della sede. ▪️ Infine, prima di acquistare online chiediti sempre se il prezzo richiesto è realistico e controlla se ci sono recensioni affidabili di altri utenti.
Se la tua intenzione è risparmiare, ricorda che con Switcho puoi trovare le offerte migliori per luce, gas, telefonia e assicurazione. Nessun rischio di fregature: se non puoi risparmiare, noi te lo diciamo in tutta trasparenza 😉
Come trascorrere una pensione finanziariamente serena? La previdenza complementare e, più nello specifico, i fondi pensione rispondono proprio a questa esigenza. Se ti stai chiedendo come funziona la pensione integrativa, sappi che in questo articolo cercheremo di spiegarti tutto nel modo più chiaro e semplice possibile (proprio come piace a noi 😇).
Abbiamo comunque un consiglio per te:visto che confrontarsi di persona è sempre utile, puoi fare una chiacchierata con il nostro partner Elsaper approfondire la tua situazione pensionistica e trovare la soluzione migliore per te. Il servizio è 100% digitale, gratuito e senza impegno!
Indice
Cosa sono la pensione integrativa e i fondi pensione?
Attivare una pensione integrativa – nota anche come pensione complementare – è un metodoche permette, in modo facoltativo, di integrare la previdenza di base o obbligatoria (quella fornita dall’INPS o da altro ente similare). Nota bene: questa pensione si aggiunge a quella obbligatoria, non la sostituisce!
Nell’ambito della pensione complementare, uno degli strumenti più utilizzati è il fondo pensione.
Cos’è il fondo pensione? Si tratta di un prodotto di risparmio e investimento che consente di accumulare soldi durante la vita lavorativa di ciascuno, per poi usufruirne – con gli interessi – con l’arrivo dell’età pensionabile.
Ma come funzionano i fondi pensione? In parole semplici:
Vengono alimentati da somme versate anno dopo anno;
Tali somme vengono poi investite da chi gestisce il fondo al fine di maturare dei rendimenti;
Al momento della pensione i soldi vengono restituiti all’intestatario secondo le modalità scelte (tutti insieme oppure in quote mensili, proprio come una pensione).
L’entità della cifra maturata dipende dall’ammontare dei contributi versati e dagli anni di contribuzione. A questo vanno poi sottratti i costi di gestione del fondo e vanno sommati i rendimenti maturati grazie all’attività di investimento.
Il fondo pensione può essere alimentato da tre fonti:
TFR: il Trattamento di Fine Rapporto può essere versato in un fondo a parte anziché tenerlo in azienda (la classica domanda che ti viene fatta quando inizi un nuovo lavoro);
Contributo volontario: è un’ulteriore somma che il lavoratore può versare ogni mese in aggiunta al TFR;
Contributo datoriale: si tratta di un contributo che il datore può o deve versare nel fondo (a seconda delle regole del fondo scelto) se il dipendente sceglie di versare il contributo volontario.
💡 Non è mai troppo presto per aderire a un fondo di previdenza complementare: infatti prima lo farai, più soldi metterai da parte e maggiori saranno gli interessi maturati sulla cifra accantonata. Ciò non toglie che tu possa farlo anche a 40 o 50 anni!
Cosa succede al raggiungimento della pensione?
Maturati i requisiti per andare in pensione, e a patto di aver versato soldi nel fondo pensione per almeno 5 anni, puoi usufruire dei tuoi risparmi sotto forma di rendita o di capitale.
A questo punto, raggiunta la pensione, hai a disposizione 3 strade:
Rendita vitalizia: un versamento mensile di pensione integrativa che va a integrare la pensione obbligatoria e che può prevedere la reversibilità agli eredi in caso di morte dell’intestatario.
50% di rendita vitalizia e 50% di capitale: metà della somma maturata viene restituita immediatamente e metà viene corrisposta mensilmente;
100% capitale: la somma viene interamente restituita solo se la rendita che si otterrebbe risulta inferiore a un determinato ammontare parametrato all’assegno sociale INPS.
👉 Cosa succede in caso di morte dell’intestatario prima o dopo il raggiungimento della pensione? La pensione integrativa può essere reversibile al coniuge o ad altri eredi, quindi in questo caso saranno loro a riscattare quanto maturato.
Tipologie di pensione integrativa
Sono 3 le soluzioni utili a mettere da parte soldi in vista della pensione, tutte sottoposte alla vigilanza della COVIP e disciplinate dal D.Lgs. 252/2005. Andiamo ad analizzarle una per una.
Fondi Pensione Chiusi (FPC): sono riservati a determinate categorie professionali e prevedono il versamento di un contributo datoriale (se il lavoratore decide di versare nel fondo – oltre al TFR – anche un contributo volontario, allora anche il datore di lavoro è tenuto a versare un contributo).
Fondi Pensione Aperti (FPA): sono accessibili a tutti e prevedono l’obbligo del contributo datoriale se l’adesione è collettiva (in caso contrario, il datore di lavoro può comunque scegliere di versarvi eventuali premi o bonus).
Piani Pensionistici Individuali (PIP): presentano caratteristiche simili agli FPA ma, mentre questi ultimi sono gestiti principalmente da banche e società di gestione del risparmio, i PIP sono offerti dalle compagnie assicurative.
💡 Qualsiasi sia la forma pensionistica complementare scelta, sappi che ogni 2 anni è possibile cambiarla a patto di possedere gli eventuali requisiti di ingresso. Così facendo potresti accedere a soluzioni con minori costi, maggiori interessi o altri vantaggi.
Vantaggi fiscali dei fondi pensione
Oltre all’ovvio vantaggio di godersi una pensione più serena, l’adesione a un fondo pensione porta con sé anche dei benefici fiscali, come stabilito dalla legge del 1° gennaio 2007 😎
VANTAGGI FISCALI IN BREVE
Fase di contribuzione
Deducibilità dal 730 con massimale di 5.164,57€/anno
Fase di gestione
Tasse sui rendimenti al 20% anziché al 26%
Fase di prestazione
Tassazione 9%-15% anziché 23%-43%
Andiamo a vedere ciascun punto nel dettaglio.
➡️ FASE DI CONTRIBUZIONE I contributi versati nel fondo (ad esclusione del TFR) da te, dal datore di lavoro o da eventuali familiari fiscalmente a carico risultano deducibili fino a 5.164,57€ annui.
Cosa si intende con “spesa deducibile?” Significa che si sottratte direttamente dal reddito complessivo.
👉 Esempio Hai un reddito di 30k€ ma hai versato un contributo di 2000€ -> il tuo reddito risulta essere quindi 28k€ (30k – 2k), cifra su cui si calcolano le tasse dovute.
Dal momento che i contributi abbassano il tuo reddito complessivo, saranno minori anche le tasse da pagare ogni anno con la dichiarazione dei redditi.
➡️ FASE DI GESTIONE
Anche la tassazione sui rendimenti è ridotta rispetto al solito. Nel dettaglio:
12,5% sui rendimenti da Titoli di Stato (aliquota applicata anche in casi diversi dai fondi pensione);
20% sui rendimenti da azioni e obbligazioni (dove normalmente l’aliquota è del 26%).
➡️ FASE DI PRESTAZIONE
Arrivata la pensione, finalmente puoi usufruire dei tuoi soldi ma anche in questo caso dovrai pagare delle tasse. Normalmente, se il TFR viene liquidato dall’azienda, esso viene tassato con l’aliquota IRPEF degli ultimi 5 anni (tra 23% e 43% in base al reddito), invece in caso si trovi in un fondo pensione l’aliquota scende tra il 9% e il 15%.
Il numero preciso è determinato dagli anni di permanenza nel fondo: fino a 15 anni la tassazione è al 15%, poi scende di 0,30% ogni anno fino a un minimo di 9%.
Svantaggi dei fondi pensione
Se paragonato ad altre soluzioni di risparmio e investimento, il fondo pensione presenta alcuni svantaggi:
Vincolo di durata: in base a quando scegli di aderire al fondo, gli anni che ti separano dalla riscossione del tuo investimento possono essere anche più di 30. Esistono, però, dei casi in cui è possibile riscattare in anticipo il montante maturato, in parte o totalmente. Ne parliamo più avanti, in questo paragrafo.
Limite di prelevamento del capitale alla pensione: nella maggior parte dei casi, raggiunta la pensione non puoi ottenere subito l’intero montante maturato; dovrai infatti accettare che almeno il 50% di questo ti venga restituito sotto forma di rendita mensile.
Rendimento dell’investimento: rispetto ad investimenti azionari puri, i fondi pensione possono essere meno redditizi. Il motivo? In questo tipo di prodotto finanziario vige sempre la regola della prudenza, dal momento che l’obiettivo non è la massimizzazione dei profitti ma un giusto bilanciamento tra rischi e interessi maturati. E come l’economia ci insegna, c’è una relazione inversamente proporzionale tra rischio e rendimento.
Come scegliere e aderire a un fondo pensione
Se dopo questo breve excursus hai capito quanto sia importante per il tuo futuro avere una forma pensionistica complementare, ora non ti resta che scegliere un fondo pensione.
Nel selezionarlo, puoi seguire questi step:
Valuta a quali fondi puoi accedere: verifica se esistono fondi negoziali per la tua azienda, categoria o territorio. In caso contrario puoi optare per un fondo pensione aperto o un Piano Pensionistico Individuale.
Fai un confronto dei fondi pensione, soprattutto per quanto riguarda costi, regolamento e flessibilità. Puoi aiutarti con il sito della COVIP, ma dal momento che ci sono veramente tantissime opzioni, ricorda che un piccolo aiuto da parte di esperti può sempre tornare utile.
Verifica il rendimento storico dei fondi, disponibile anch’esso sul sito della COVIP, che permette di valutare il loro andamento negli anni. Per quanto utile a farti un’idea, prendi comunque con le pinze questo dato perché, come ricordato anche dalla COVIP “I rendimenti realizzati nel passato NON sono indicativi dei rendimenti futuri”.
Scegli la linea di investimento in base alla tua propensione al rischio, ai tuoi obiettivi finanziari e agli anni mancanti alla pensione.
Scegli quanto devolvere nel fondo: può essere solo il TFR oppure anche un contributo aggiuntivo; importo e frequenza possono essere decisi liberamente nella maggior parte dei casi.
Aderisci al fondo pensione compilando il modulo o il form online sul sito dell’ente.
Tale modulo spesso include i seguenti dati:
Dati dell’aderente (nome, cognome, codice fiscale, ecc);
Dati dell’azienda (se lavoratore dipendente);
Professione e titolo di studio;
Scelta della linea di investimento;
Nomi di chi può riscattare la pensione in caso di decesso dell’aderente;
Le modalità di contribuzione e pagamento.
Vuoi aprire un fondo pensione ma non sai da dove cominciare?
Fai due chiacchiere con il team di Elsa: ti aiuteranno a capire qual è la soluzione migliore per te, gestendo anche tutta la burocrazia (gratuitamente 😎)
Ecco a te una tabella che riassume le informazioni principali sul tema ⬇️
FONDO PENSIONE, IN BREVE
Cos’è
Prodotto finanziario o assicurativo di risparmio e investimento
Obiettivo
Pensione complementare
Chi può aderire
Tutti, lavoratori e non
Modalità di contribuzione
▪️ TFR ▪️ Contributo lavoratore ▪️ Contributo datore di lavoro ▪️ Welfare
Dettagli contributo lavoratore
▪️ Facoltativo ▪️ Cifra e periodicità variabili
Flessibilità
Possibilità di cambiare fondo ogni 2 anni
Anticipazioni o riscatto anticipato
Possibile a certe condizioni
Vantaggi
▪️ Migliore qualità di vita in pensione ▪️ Agevolazioni fiscali
Svantaggi
▪️ Vincolo temporale e di riscatto ▪️ Rendimento investimento
Ente di vigilanza
COVIP
Tutele
▪️ Impossibilità di fallimento sancita per legge ▪️ Separazione tra contributi e patrimonio dell’ente ▪️ Controlli interni ed esterni obbligatori
Domande e risposte sui fondi pensione
Abbiamo condiviso con te le informazioni più importanti sui fondi pensione, ma sicuramente hai ancora molte domande per la testa. Nessun problema: di seguito proviamo a rispondere a tutti i quesiti più comuni 👇
A cosa serve aprire un fondo pensione?
Come forse già saprai, con l’andare degli anni le pensioni nel nostro Paese sono destinate a diventare sempre più esigue rispetto all’ultima retribuzione percepita, per un motivo molto semplice: ci sono sempre meno persone che producono reddito e sempre più persone che percepiscono una pensione.
Sta quindi a ciascuno di noi prepararsi adeguatamente alla pensione, anche se questa fase della vita sembra ancora lontana.
Grazie a un fondo pensione è possibile ridurre il cosiddetto “tasso di sostituzione”, ossia la differenza percentuale tra lo stipendio attuale e la pensione. Ad esempio, un tasso di sostituzione del 50% significa che la tua pensione sarà la metà dello stipendio.
😱 Vuoi scoprire il tuo tasso di sostituzione previsto? Se versi i contributi all’INPS puoi farlo con lo strumento “La mia pensione futura”: qui troverai anche la data di pensionamento prevista e l’importo della pensione stimato.
Per darti un’idea, questi sono i tassi di sostituzione lordi stimati nel rapporto 2023 della Ragioneria Generale dello Stato per gli anni 2020, 2050 e 2070:
DIPENDENTI
AUTONOMI
2020 Pensione obbligatoria
😊 72%
😊 55%
2050 Pensione obbligatoria
😨 59%
😨 47%
2050 Pensione obbligatoria + integrativa
📈 68%
📈 57%
2070 Pensione obbligatoria
😨 59%
😨 47%
2070 Pensione obbligatoria + integrativa
📈 66%
📈 56%
Nelle righe con dicitura “Pensione obbligatoria + integrativa” puoi notare come migliora il rapporto tra ultimo stipendio e pensione totale, proprio grazie all’apporto dato dalla pensione integrativa.
Chi può iscriversi a un fondo pensione integrativo?
Chiunque può aderire a un fondo pensione, che si tratti di lavoratori o meno, a patto che manchi almeno un anno al raggiungimento dell’età pensionabile:
Lavoratori dipendenti privati o pubblici (anche con contratti a progetto o occasionale);
Lavoratori autonomi e liberi professionisti;
Soci lavoratori e i lavoratori dipendenti di società cooperative di produzione e lavoro;
Soggetti senza reddito fiscalmente a carico, anche minorenni;
Persone che svolgono lavori non retribuiti in relazione a responsabilità familiari;
Percettori di redditi diversi da lavoro (ad esempio immobili).
Il fondo pensione è sicuro?
L’idea che l’ente gestore del fondo possa fallire portando così alla perdita dei risparmi di una vita è uno dei blocchi principali in moltissime persone. Facciamo quindi chiarezza su questo tema fondamentale:
L’art. 15 del D.Lgs. 252/05 recita: “Ai fondi pensione si applica esclusivamente la disciplina dell’amministrazione straordinaria e della liquidazione coatta amministrativa, con esclusione del fallimento.” In altre parole: i fondi pensione non possono fallire.
Ciò è garantito dalla separazione tra i tuoi soldi versati nel fondo pensione (detenuti presso una Banca depositaria) e il patrimonio dell’ente che lo gestisce, il quale non può utilizzarli per le sue attività. Allo stesso modo, i tuoi contributi non sono utilizzati per distribuire le rendite a chi è già in pensione – come invece accade nel sistema pensionistico obbligatorio.
Insomma, i tuoi soldi non possono essere utilizzati in alcun modo, né per attività ordinarie della banca o assicurazione, né in caso di fallimento della stessa.
Ciò che può accadere è invece la liquidazione del fondo, in parole povere la sua “chiusura”: in questo caso potrai scegliere un nuovo fondo su cui trasferire i tuoi risparmi e i rendimenti maturati, senza alcuna penalizzazione.
Quali linee di investimento offrono i fondi pensione?
Come abbiamo detto, i soldi che versi nel fondo vengono investiti dagli enti che lo gestiscono per maturare così degli interessi. Tu potrai scegliere, in base alla tua propensione al rischio, quali linee di investimento attivare tra:
Linee garantite: si garantisce un interesse minimo o per lo meno la restituzione dell’intero capitale versato;
Linee obbligazionarie pure o miste: puoi scegliere obbligazioni o ETF obbligazionari;
Linee bilanciate: queste prevedono che ci sia equilibrio tra l’investimento in azioni e in obbligazioni;
Linee azionarie, cioè prevalentemente investimento in azioni.
Spostandoci dalla prima all’ultima aumentano sia i rischi sia i potenziali interessi. Per bilanciare al meglio rendimenti e rischi puoi cambiare i tuoi investimenti nel corso del tempo. Un altro fattore da considerare, infatti, sono gli anni mancanti alla pensione pubblica.
💡 Secondo la strategia “life-cycle”, a inizio carriera puoi correre maggiori rischi investendo di più in azioni, mentre man mano che ti avvicini all’età pensionabile dovresti spostarti su investimenti più sicuri.
E se mi servisse il denaro prima della pensione?
Esistono dei modi per riscattare anticipatamente quanto messo da parte nel fondo pensione, ma solo in determinate condizioni. Vediamole nel dettaglio.
1. Anticipazione
Serve a prelevare parte di quanto accantonato in vista di:
Spese sanitarie straordinarie: devono essere comprovate e derivanti da gravi condizioni di salute dell’intestatario, del coniuge o dei figli. La percentuale ottenibile è pari al 75% del montante maturato.
Acquisto o ristrutturazione della prima casa per sé o per i figli, ma solo se sono passati almeno 8 anni dall’apertura del fondo. La soglia massima è il 75% del capitale.
Motivi personali: anche in questo caso devono essere trascorsi almeno 8 anni ma la cifra prelevabile scende al 30% di quanto maturato.
2. Riscatto
Il riscatto permette l’accesso a parte o alla totalità dei soldi presenti nel fondo ma a determinate condizioni: puoi riscattare il 50% della somma maturata in caso di disoccupazione o cassa integrazione per oltre un anno, e il 100% se questa condizione persiste per più di 4 anni.
Un altro caso che consente il riscatto totale è l’invalidità permanente che comporta la riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo.
Per chi ha aderito a un fondo pensione su base collettiva, si aggiungono anche altre 2 casistiche: la cessazione dell’attività lavorativa e il cambio di posto di lavoro.
3. Pensione anticipata con la RITA
La RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata) permette di anticipare la pensione utilizzando tutto o parte del capitale accumulato nel fondo pensione per ricevere una rendita mensile.
Può tornare utilissimo in caso di disoccupazione nella parte finale della vita lavorativa o se si decide di smettere di lavorare con qualche anno di anticipo per qualsiasi ragione.
Proprio come accade con la rendita post-pensione (e a breve lo vedremo nel dettaglio), anche la RITA viene tassata in modo agevolato con un’aliquota tra il 9% e il 15%.
⚠️ Attenzione, però: occorre rispettare alcuni requisiti per poter usufruire della RITA. In particolare bisogna:
Essere inoccupati al momento della richiesta;
Avere un fondo pensione da almeno 5 anni;
Aver versato almeno 20 anni di contributi per la pensione obbligatoria;
Avere meno di 5 anni lavorativi rimanenti prima del raggiungimento della pensione di vecchiaia (oppure meno di 10 anni qualora non si lavori già da 2).
Nel momento in cui maturerai i requisiti imposti dallo Stato, potrai iniziare a ricevere anche la pensione obbligatoria.
Stai iniziando a pensare che forse questa previdenza complementare non è affatto male? Allora puoi trovare il fondo pensione migliore per te con la guida di Elsa: il servizio è gratuito e 100% digitale 🙂
TFR: meglio lasciarlo in azienda o portarlo sul fondo pensione?
Il TFR (Trattamento di fine rapporto) è un elemento della retribuzione erogato dal datore di lavoro alla cessazione del rapporto di lavoro, sia che si tratti di dimissioni o di licenziamento, e corrisponde circa a una mensilità lorda per ogni anno di servizio.
Il dipendente può scegliere se lasciare il TFR in azienda oppure se trasferirlo in un fondo pensione così da riscattarlo al termine della vita lavorativa. Il TFR è la modalità più semplice per alimentare il fondo pensione, dal momento che questa scelta non va in alcun modo ad impattare la tua busta paga mensile.
Ma cosa è consigliabile fare, quindi? Il fondo pensione conviene oppure è meglio tenere il TFR in azienda?
Proviamo ad analizzare le implicazioni di entrambe le scelte con una tabella di confronto.
TFR IN AZIENDA
TFR IN FONDO PENSIONE
Rendimento 1,5% fisso + il 75% dell’inflazione*
Rendimento Dipende dalla linea di investimento scelta
Tasse 23%-43%In base all’aliquota IRPEF
Tasse 9%-15%In base agli anni di appartenenza al fondo
Anticipazioni 70% per spese sanitarie o acquisto prima casa, dopo 8 anni
Anticipazioni 75% per spese sanitarie (in qualsiasi momento) o acquisto prima casa (dopo 8 anni) + 30% per motivi personali dopo 8 anni
Alla pensione Si riceve il 100% del capitale
Alla pensione Puoi scegliere tra 100% capitale (a certe condizioni), 100% rendita oppure 50%-50%
Licenziamento o dimissioni Si riceve il 100% del capitale
Licenziamento o dimissioni Puoi scegliere di: ▪️ Tenere attivo il fondo ▪️ Ricevere il 100% del capitale (tasse al 23%) ▪️ Prelevare il 50% dopo un anno di disoccupazione e il 100% dopo 4 anni (tasse al 9-15%)
*Il TFR in azienda cresce nel tempo, aumentando ogni anno dell’1,5% fisso + il 75% dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati. In parole povere: più sale l’inflazione, più aumenta il tuo TFR. Se invece il tasso di inflazione è basso, il TFR non subirà grandi rivalutazioni.
I principali vantaggi del TFR nel fondo pensione anziché in azienda sono quindi le agevolazioni fiscali e la flessibilità che tale prodotto finanziario porta con sé. A questi si aggiunge (e non è cosa da poco 😅) la certezza di poter accedere al proprio TFR con i relativi interessi al termine della vita lavorativa, aspetto che in caso di aziende in difficoltà economica può rivelarsi per niente scontato.
Come portare il TFR in un fondo pensione?
I lavoratori privati sono chiamati a scegliere un fondo pensione in cui versare il TFR entro 6 mesi dall’assunzione. In caso contrario:
Se l’azienda ha un fondo aziendale o di categoria, la mancata decisione conta come silenzio assenso e il TFR viene versato in tale fondo;
Se l’azienda non ha un fondo, il TFR rimane nelle casse dell’azienda (o, per le aziende con più di 50 dipendenti, nel Fondo di Tesoreria gestito dall’INPS);
Il dipendente può aderire a un fondo in qualsiasi momento e iniziare ad alimentarlo con il TFR, ma a questo punto la scelta sarà irreversibile. Potrai inoltre scegliere di trasferire nel fondo pensione il TFR maturato precedentemente solo se lavori nel settore privato e se l’azienda aveva meno di 50 dipendenti nel 2006 (o, in caso di costituzione successiva a questo anno, fa fede la media di dipendenti assunti nel primo anno di vita dell’impresa).
E la tua azienda? Anche lei ci guadagna: ✔️ Esonero rivalutazione del TFR (1,5%+75% dell’inflazione) ✔️ Esonero fondo di garanzia pari allo 0,2% delle retribuzioni lorde ✔️ Riduzione oneri sociali pari allo 0,28% delle retribuzioni lorde ✔️ Deduzione fiscale pari al 4% o 6% del TFR
Quanto costa un fondo pensione complementare?
Dal momento che prevedono la presenza di consulenti impegnati nella gestione dei nostri soldi, i fondi pensione presentano dei costi. Ogni ente e fondo ha le sue policy di prezzo, ma in generale possiamo trovare:
Costi fissi, tra cui quello di apertura e i costi amministrativi annuali;
Costi di caricamento, ovvero una percentuale trattenuta da ciascun versamento al fondo;
Costi di gestione, anch’essi una percentuale ma in questo caso sul rendimento degli investimenti.
💡 Per conoscere i costi di un fondo pensione puoi cercare la scheda dei costi presente sul sito dell’ente, oppure puoi basarti sull’Indicatore sintetico di costo (ISC), un dato espresso in percentuale presente sul comparatore di fondi pensione creato dalla COVIP. A parità di condizioni, un ISC più basso garantisce un maggiore capitale accumulato.
Pensione integrativa? Passa all’azione 😎
Siamo giunti alla fine di questa guida completa sulla pensione integrativa e speriamo di aver fatto chiarezza su un tema importantissimo ma ancora troppo poco conosciuto.
Ti salutiamo con un ultimo consiglio che ti aiuterà a mettere in pratica quanto hai appreso leggendo l’articolo 👇
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